Un riconoscimento alla città di Alba per i 50 anni della Doc del Barbaresco
La consegna sabato 12 novembreAlba e La Morra tra le “Città del Vino”, hanno ricevuto un riconoscimento per i 50 anni della Doc del vino Barbaresco e del vino Barolo, tra le prime 10 Doc italiane con mezzo secolo di storia.
La consegna sabato 12 novembre a Vittorio Veneto in provincia di Treviso all'interno della Convention Nazionale delle Città del Vino, nell'ambito dell'evento “Prosecco Superiore d'Autunno - Festival della Cultura Enologica”.
A ritirare l'attestato per l'Amministrazione comunale di Alba è stato il Consigliere Ada Toso.
«Ci lusinga questo importante riconoscimento - dichiara l'Assessore all'Agricoltura del Comune di Alba Massimo Scavino - che abbiamo ritirato idealmente a nome e per conto dei produttori albesi che hanno contribuito alla crescita del patrimonio vitivinicolo del nostro territorio fino a raggiungere il riconoscimento Unesco».
«Alla premiazione erano presenti Alba e La Morra per la provincia di Cuneo - dichiara il Consigliere comunale e provinciale Ada Toso - Nel 1966 i vini Barolo e Barbaresco hanno ricevuto la prestigiosa qualificazione. La legge 930 del 1963 ha messo le basi per uno sviluppo della vitivinicoltura di qualità valorizzando le realtà dei territori e incrementando il reddito delle imprese. Nel 1964 con la soppressione del contratto di mezzadria si è data più dignità ad una professione fino ad allora non adeguatamente stimata. Le “Città del Vino” presenti a Vittorio Veneto hanno ribadito l'importanza di sviluppare una cultura del mondo vitivinicolo che vada oltre il semplice aspetto economico: il vino italiano è l'espressione di una tradizione, di un'identità e di uno stile di vita che non trova competitori in altre parti del mondo. Anche la zona del Prosecco, cioè il triangolo compreso tra Vittorio Veneto, Valdobbiadene e Conegliano sta portando avanti la candidatura Unesco per il riconoscimento del loro paesaggio vitivinicolo. A Conegliano, come ad Alba, esiste una scuola enologica che negli anni ha saputo creare una sensibilità nei propri studenti per il rispetto del territorio».
c.s.
ALBA