Confapi Cuneo: "Con gli attuali sgravi l'emergenza occupazione si sposta solo da una fascia all'altra"
Le Pmi ribadiscono la propria ricetta di una riduzione globale degli oneri fiscali e burocraticiArchiviare la stagione, eccessivamente prolungata, degli incentivi "a compartimenti stagni" che, settorializzando all'estremo per categorie anagrafiche e/o produttive, finiscono con l'aggravare, pur in maniera non intenzionale, i problemi occupazionali ed economici generali anziché risolverli o quanto meno attenuarli.
Questa è l'opinione dei dirigenti delle Pmi associate cuneesi, in merito alla recente ufficializzazione ministeriale del cosiddetto Bonus Garanzia Giovani, consistente nella totale o parziale esenzione contributiva a beneficio della riduzione del costo fiscale del lavoro per le assunzioni stabili o a termine di disoccupati under 29.
"Gli incentivi, pur rispondendo a iniziali nobili propositi, se previsti in una logica di limitatezza della loro efficacia sul piano temporale e su quello per esempio anagrafico, ma anche settoriale, dopo gli effetti beninteso anche positivi connessi al loro avvio si traducono al loro esaurimento in un ritorno, non di rado peggiorativo, alla situazione precedente", commenta il presidente provinciale di Confapi Pierantonio Invernizzi assieme ai Vice Giuseppe Rossetto e Luciano Piovano.
"I precedenti sgravi sulle assunzioni, per esempio, hanno finito con il lasciare scoperte le fasce anagrafiche giovanili, in quanto con minori bagagli lavorativi rispetto a quelle più mature, e una volta iniziati a venir meno sappiamo come è andata a finire, e gli effetti si sono visti anche nella provincia di Cuneo. Ora che si è scoperto che l'emergenza giovani è dirompente e trascurata dai precedenti sgravi, si è messo a punto quest'ultimo incentivo under 30 che rischia unicamente di travasare e spostare il problema occupazionale sulle altre fasce di età".
"I precedenti sgravi sulle assunzioni, per esempio, hanno finito con il lasciare scoperte le fasce anagrafiche giovanili, in quanto con minori bagagli lavorativi rispetto a quelle più mature, e una volta iniziati a venir meno sappiamo come è andata a finire, e gli effetti si sono visti anche nella provincia di Cuneo. Ora che si è scoperto che l'emergenza giovani è dirompente e trascurata dai precedenti sgravi, si è messo a punto quest'ultimo incentivo under 30 che rischia unicamente di travasare e spostare il problema occupazionale sulle altre fasce di età".
"Questa - concludono i dirigenti Pmi - è la conferma di come, una volta per tutte, occorra metter mano a una riduzione generale del carico fiscale e contributivo e burocratico, altrimenti non ci stancheremo mai di dire che nel contesto attuale ci si limita a spostare i problemi e non a fronteggiarli".
c.s.
CUNEO