Educazione finanziaria, dal Piemonte l'assist che la costituzionalizza (e finanzia)
Ok al nuovo emendamento del senatore torinese Marino, che recepisce con una dote di un milione l'articolo 81 della Costituzione e gli auspici del Vice nazionale fossanese di Acri GhisolfiUna risorsa per il Paese e le famiglie, fulcro delle scelte di risparmio e investimento. Così l'educazione finanziaria - dopo la pausa di riflessione della scorsa settimana - torna sui binari del decreto salva-risparmiatori, attraverso un emendamento riassuntivo del presidente della commissione finanze del Senato, il torinese Mauro Maria Marino.
L'emendamento, che recepisce il monito dell'articolo 81 della Costituzione e gli auspici formulati dal Vice nazionale di Acri, il banchiere fossanese Beppe Ghisolfi, attua la delega relativa alla strategia nazionale dell'educazione finanziaria e indica una prima copertura finanziaria pari a un massimale di un milione di euro all'anno finalizzato a progetti di alfabetizzazione economica e di aggiornamento didattico e formativo.
Il coordinamento del piano strategico, da formalizzarsi entro sei mesi, sarà affidato a un comitato di dieci saggi indicati dalle competenti organizzazioni ministeriali e associative in rappresentanza del mondo finanziario e assicurativo, che terranno a titolo gratuito senza gettoni né compensi.
L'emendamento, che recepisce il monito dell'articolo 81 della Costituzione e gli auspici formulati dal Vice nazionale di Acri, il banchiere fossanese Beppe Ghisolfi, attua la delega relativa alla strategia nazionale dell'educazione finanziaria e indica una prima copertura finanziaria pari a un massimale di un milione di euro all'anno finalizzato a progetti di alfabetizzazione economica e di aggiornamento didattico e formativo.
Il coordinamento del piano strategico, da formalizzarsi entro sei mesi, sarà affidato a un comitato di dieci saggi indicati dalle competenti organizzazioni ministeriali e associative in rappresentanza del mondo finanziario e assicurativo, che terranno a titolo gratuito senza gettoni né compensi.
Un plauso, pertanto, per una sfida che continua a svilupparsi nel solco della classe dirigente sabauda, dal senatore Marino al Banchiere Ghisolfi, confermando nel Piemonte la culla storica dell'educazione economico-finanziaria.
c.s.
CUNEO