Si impara a lavorare a maglia...
Corso base organizzato da Comune e Unione Montana Valle SturaALLA “GRAMIGNA” DI GAIOLA UN CORSO BASE DI LAVORO A MAGLIA
Il Comune di Gaiola, in collaborazione con l’Unione Montana Valle Stura ospiterà nelle prossime settimane un corso base di Lavoro a Maglia.
Esso ha come scopo l'apprendimento delle tecniche base, che permetterà ai partecipanti di realizzare in autonomia originali manufatti artigianali nel campo dell'abbigliamento e dell'arredamento per la casa, utilizzando una vasta gamma di fibre in forma di filato: lana, seta, cotone, lino, canapa…
Oltre al recupero di un'arte erroneamente considerata obsoleta, il lavoro ai ferri nasconde un potenziale terapeutico in quanto avvicinabile ad una forma di meditazione e si colloca perfettamente all'interno di una diversa visione della società e dell'economia in cui privilegiare prodotti locali, autoproduzione e una rete conviviale e solidale tra persone.
Il programma prevede: introduzione sui materiali e gli strumenti utilizzati, avvio del lavoro, punto legaccio, dritto, rovescio, punti dati dalla combinazione di dritto e rovescio, aumenti e diminuzioni, chiusura del lavoro, progettazione e realizzazione di un manufatto (da concordarsi coi partecipanti).
Le lezioni si terranno settimanalmente presso la sala Tiboldo del centro Polifunzionale “La Gramigna” di Gaiola a partire da un incontro iniziale previsto per lunedì 26 settembre.
A organizzare gli incontri: Stefania Lovera di Valloriate, lavoratrice ai ferri dall’età di sedici anni, si occupa di produzioni artigianali e tintura naturale dei filati. Dal 2016 ha ampliato la propria attività affiancando il lavoro manuale a quello a macchina. Collabora con il circolo cuneese per Decrescita Felice, insieme al quale ha proposto in più occasioni corsi di autoproduzione.
Soddisfatto il Sindaco Fabrizio Biolé: “Per la suggestiva produzione di Stefania e per la sua spontanea trasmissione della passione che accompagna la sua attività artigianale, non ho potuto dire di no a quello che spero essere il primo di una serie di percorsi conviviali di scambio di competenze e di apprendimento o ri-apprendimento di tante attività manuali oggi quasi scomparse. Sono sicuro che i cittadini della bassa Valle Stura apprezzeranno l’opportunità!”