MONTICELLO D'ALBA - Farinetti vende la maggioranza di Eataly. Il figlio Nicola sarà presidente

La Investindustrial di Andrea Bonomi ha rilevato il 52% delle azioni della catena. Un’operazione da oltre 200 milioni per azzerare l’indebitamento finanziario

Redazione 23/09/2022 19:34

Si apre una nuova fase per Eataly: il fondatore Oscar Farinetti ha ceduto la maggioranza dell’azienda alla società d’investimenti Investindustrial. L’obiettivo del gruppo guidato da Andrea Bonomi è quello di accelerare sull’internazionalizzazione “su scala globale”, ora che con l’accordo viene “azzerato” l’indebitamento finanziario dell’azienda: questo si legge in una nota del fondo d’investimento.
 
L’operazione prevede un aumento di capitale da oltre 200 milioni di euro. I soci storici - Eatinvest (famiglia Farinetti), la famiglia Baffigo-Miroglio e Clubitaly (Tamburi Investment Partners) - controlleranno il restante 48% del capitale. Dal quartiere generale di Monticello d’Alba si punterà forte sul mercato statunitense e su quelli asiatici: la catena di ristorazione e food retail è oggi presente con 44 negozi in 15 Paesi e ha un fatturato atteso nel 2022 pari a circa 600 milioni di euro.
 
“Abbiamo tanti progetti in Nord America, ma siamo pronti a cogliere tutte le opportunità che si presenteranno in Europa e in Italia. Siamo aperti al mondo. E non abdichiamo alla nostra filosofia, abbiamo trovato un partner con la nostra stessa visione del mondo” spiega all’Ansa Nicola Farinetti, che lascerà la carica di amministratore delegato per diventare presidente della società. Farinetti assicura che nulla cambierà per l'Italia, dove non ci saranno contraccolpi sull'occupazione: “L’operazione è stata fatta per rendere Eataly ancora più italiana, il nostro impegno in Italia non cambia. Vogliamo rendere Eataly la più importante azienda dell'agroalimentare italiano nel mondo. Per essere forti nel mondo dobbiamo esserlo anche in Italia”.
 
L’aumento di capitale è volto a supportare la crescita di Eataly, sia tramite l’espansione dei flagship stores su scala globale, sia tramite lo sviluppo di nuovi formati. “La nostra intenzione è di cominciare a svilupparne di più piccoli sui 1.000-1.500 mq, anche in città più piccole. Abbiamo idee anche in Italia, nulla di firmato ma siamo pronti a cogliere le opportunità che si presenteranno” dice Farinetti. Con la ricapitalizzazione si punta ad acquistare il restante 40% del business di Eataly negli Stati Uniti, in linea con la strategia di crescita della società e di consolidamento del ruolo di ambasciatrice del food Made in Italy all’estero: “Apriremo nuovi negozi soprattutto nel Nord America, ma anche in Europa siamo pronti a cogliere le opportunità, in particolare in Uk. Abbiamo da poco aperto un negozio a Londra che sta andando molto bene, vogliamo sviluppare ancora di più la nostra presenza”.

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