Otto consiglieri albesi dell’opposizione si schierano con il gioielliere Mario Roggero, condannato a 14 anni e 9 mesi di carcere in appello, venti giorni fa, per l’omicidio di due rapinatori che avevano assaltato il suo negozio a Grinzane Cavour e il tentato omicidio dell’autista della banda. Sono sette rappresentanti di centrodestra (Lorenzo Barbero della Lega, Riccardo Spolaore e Domenico Boeri di Fratelli d’Italia, Carlo Bo e Massimo Reggio di Alba Domani ed Elisa Boschiazzo di Forza Italia), ai quali si è aggiunta Carlotta Boffa di Alba al Centro, che insieme hanno deciso di devolvere a Roggero il proprio gettone di presenza nell’ultima seduta consiliare del 2025, lo scorso venerdì. L’iniziativa era stata anticipata da un appello del leghista Barbero: “Io sto con Mario Roggero. L’ho sempre detto e continuerò a ribadirlo, perché una persona che ogni mattina si alza per aprire il proprio negozio e mandare avanti la sua attività insieme alla famiglia non può e non deve subire tutto questo” ha scritto sulla propria pagina Facebook l’amministratore. Per ribadire la vicinanza al commerciante lamorrese, i consiglieri si sono recati presso la gioielleria gestita da Roggero e dalla moglie in frazione Gallo. “Dispiace constatare - ha sottolineato Barbero - che nessun esponente dell’attuale maggioranza abbia aderito alla raccolta firme, compreso il sindaco Gatto, per esprimere anche solo un gesto di vicinanza a Mario per tutto ciò che ha subito e che dovrà affrontare in futuro”. Una nuova raccolta fondi è stata nel frattempo annunciata dallo stesso Roggero sui suoi canali social. Servirà, precisa il 71enne, come “contributo per le ingenti spese che dovremo sostenere”: l’Iban è IT87L0853046380000000014216 (Banca d’Alba, filiale di Grinzane Cavour), con l’intestazione IostoconMarioRoggero. Una precedente iniziativa di questo tipo era stata bloccata dal Tribunale del Riesame di Torino, nel dicembre dello scorso anno, perché gli inquirenti sospettavano che il gioielliere - già condannato in primo grado - stesse pianificando una fuga in Tunisia dopo aver trasferito 50mila euro su un conto estero.