Negli scorsi giorni il segretario provinciale di Azione Giacomo Prandi ha fatto visita alla Casa Lavoro di Alba. Nella giornata di ieri ha poi incontrato, in un momento formale insieme ai dirigenti locali di Azione ad Alba, il Garante dei Diritti dei Detenuti di Alba, Emilio De Vitto. Al termine della visita e dell’incontro, Prandi ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Dopo aver visitato negli scorsi giorni la Casa Lavoro di Alba, in seguito agli episodi violenti e di tensione delle scorse settimane che hanno visto due agenti essere feriti, per fortuna lievemente, da alcuni detenuti, e dopo aver incontrato ieri il Garante dei Diritti dei Detenuti Emilio De Vitto, che ringrazio per la disponibilità e la serietà con cui ricopre il suo ruolo, torniamo con una convinzione forte che continueremo a portare sia fuori che dentro le istituzioni: ovvero che questo istituto è anacronistico, fuori dal tempo e fuori anche dal dettato costituzionale. Persone che hanno già scontato la loro pena restano lì, in condizioni difficili, molte con dipendenze o fragilità psichiatriche che necessiterebbero di tutt’altre strutture e cure. Per questo, nelle prossime settimane, insieme ai nostri Onorevoli Daniela Ruffino e Fabrizio Benzoni, presenteremo in Parlamento una proposta di legge per un superamento fattuale dell’istituto della Casa Lavoro”. Tramite il Coordinatore Cittadino di Alba Massimo Giachino Azione ha anche sottolineato alcuni segnali positivi: “Da ottobre riaprirà gradualmente l’ala detentiva ristrutturata, chiusa quasi dieci anni fa per l’epidemia di legionella, e torna, grazie all’impegno del Garante Emilio De Vitto, dopo anni, il mercatino dei prodotti carcerari e della legalità, che si terrà il 5 ottobre in Piazza Pertinace. Sarà un evento importante per riabilitare le funzioni di base di questo carcere”. “Azione – concludono Prandi e Giachino – continuerà a vigilare sulle condizioni delle strutture detentive e a proporre soluzioni concrete per un sistema carcerario più umano, giusto e realmente riabilitativo. Invitiamo le altre forze politiche di ogni schieramento a entrare in carcere, a incontrare il Garante e a sostenere il superamento delle Case Lavoro”.