DIANO D'ALBA - Licenziamenti e trasferimenti alla Giordano Vini di Diano d'Alba, insorgono i sindacati

Italian Wine Brands, gruppo che controlla l'azienda, ha deciso di esternalizzare il reparto vendita e concentrare la produzione in provincia di Verona: "Decisione presa alla leggera"

Redazione 24/04/2024 16:05

Non si è fatta attendere la replica dei sindacati al comunicato diffuso in mattinata da Italian Wine Brands Spa, gruppo che controlla tra le altre anche Giordano Vini con la sua sede di Valle Talloria a Diano d’Alba. Proprio questo sito produttivo sarà oggetto - si legge nel comunicato - di una “riorganizzazione delle attività”. In estrema sintesi, la società ha deciso di concentrare la produzione presso lo stabilimento IWB Italia di Calmasino di Bardolino, in provincia di Verona, e di esternalizzare il reparto vendita del teleselling. 
 
Una scelta - spiegano da Italian Wine Brands - “necessaria a seguito del cambiamento delle modalità di acquisto dei clienti, sempre più orientate verso l'online, a scapito delle vendite telefoniche”: "Giordano Vini ha da tempo sviluppato la parte digitale del proprio business, mentre le vendite telefoniche hanno subito un progressivo e inarrestabile ridimensionamento, che rende economicamente non più sostenibile il mantenimento di un’organizzazione interna a ciò dedicata che, come tale, va pertanto dismessa”.
 
Immediata, come detto in apertura, la reazione dei sindacati, affidata ad un comunicato congiunto firmato dalle segreterie provinciali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil: “Giordano Vini ha comunicato la decisione di procedere con un licenziamento collettivo. Le motivazioni esplicitate sono dovute unicamente a circostanze economiche difficili, a fatturati che negli ultimi tre anni sono in fase decrescente e che hanno portato l’azienda a prendere la decisione di esternalizzare tutto il reparto vendita del teleselling”. Al personale della produzione, invece, è stato comunicato il trasferimento collettivo presso il sito veneto.
 
Una decisione che secondo i sindacati è stata “presa alla leggera”, senza tenere conto della “drastica ricaduta che avrà sulle famiglie coinvolte, perlopiù monoreddito con carichi familiari, ripercussione che vedremo riversarsi anche a livello sociale in tutto il territorio albese”. Molto duri i toni utilizzati nel comunicato: “Nulla di nuovo per la Giordano Vini, che ancora una volta ci ha illusi di poter essere degna di fiducia e ancora una volta si è rivelata mendace. Solo pochi mesi fa durante la procedura di incorporazione della produzione di Valle Talloria in IWB Italia, avevano millantato promesse di mantenimento di tutte le attività produttive e di vendita sul sito albese, vantando come unicità e valore inestimabile la professionalità delle lavoratrici del teleselling che oggi senza alcun preavviso si vedono recapitare una lettera a mano dove vengono esonerate dal loro lavoro seduta stante”.
 
Come sindacato - chiude il comunicato - ci siamo da subito attivati per convocare i tavoli di trattativa necessari per minimizzare l’impatto di questa transizione e garantire che i diritti di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori siano rispettati pienamente, metteremo in atto tutte le azioni possibili chiedendo la massima solidarietà nella lotta alle lavoratrici e ai lavoratori non ancora coinvolti in questa tornata di licenziamenti. Come già avvenuto in passato, i dipendenti Giordano Vini si trovano ad attraversare un momento estremamente difficile, chiediamo il coinvolgimento di tutte le parti sociali per dare una seria sostenibilità alle cinquanta famiglie coinvolte”.

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