ALBA - 'Sì Asti-Cuneo': uno striscione appeso sul balcone del Palazzo Comunale di Alba

Dopo la manifestazione di venerdì, prosegue così la protesta per sollecitare la realizzazione dei 9 chilometri mancanti tra Roddi e Cherasco

19/11/2018 09:11

 
Uno striscione con su scritto “Si Asti Cuneo” è stato posizionato venerdì 16 novembre sul balcone del Palazzo comunale di Alba, nella centralissima piazza Risorgimento, per chiedere con forza il completamento dell’autostrada.
 
Prosegue così la protesta per sollecitare la realizzazione dei 9 chilometri mancanti tra Roddi e Cherasco, dopo la manifestazione in mattinata in Prefettura a Cuneo  con il sit-in e la consegna di un documento al Prefetto per sollecitare al Governo il completamento dell’opera attesa da 30 anni dal territorio.
 
"Protestiamo per tre motivi – ha spiegato il Sindaco di Alba Maurizio Marello davanti alla Prefettura di Cuneo – Il primo è che dopo tanti anni di stallo finalmente si era pronti a partire con i lavori ma non si è mosso nulla. Con il precedente governo si era arrivati ad una soluzione cantierabile attraverso il cross financing per un investimento di circa 350 milioni di euro, attraverso un accordo con l’Unione Europea che aveva dato il suo assenso. Per questo, il secondo motivo è che chiediamo al Governo delle risposte. Il terzo motivo è per dire ai nostri cittadini, ormai rassegnati a non avere l’autostrada, che noi stiamo lottando perché sia realizzata e lottiamo da tempo. Questa non è la prima manifestazione per l’Asti – Cuneo. 25 anni fa ci fu un’altra protesta analoga e poi un presidio permanente dei sindaci proprio su questa piazza. Cosa che faremo anche ora se non avremo risposte dal Governo entro pochi giorni. Su questa piazza creeremo un presidio in cui i sindaci della nostra provincia a rotazione saranno qui finché non ripartirà il cantiere. Questo perché siamo arrivati al limite della sopportazione e lo abbiamo superato"
 
Non sono comprensibili i motivi dell’impasse.  Come si legge nel documento presentato al Prefetto dai sindaci coordinati dall'Associazione “Langhe Roero, Tavolo delle Autonomie per il Territorio” “c’è una ditta che ha vinto l’appalto per la costruzione e la gestione; ci sono tutte le procedure concluse per la realizzazione del lotto II.6 (quello mancante); c’è un accordo tra il Governo e la Commissione europea per il reperimento delle risorse. Perché non si va avanti?”.
 
Per completare l’autostrada A33 mancano 9 chilometri, manca il lotto 2.6 tra Roddi, l’uscita per Alba e Cherasco dove l’autostrada si interrompe bruscamente in mezzo ai prati. Negli anni si è parlato di diverse soluzioni progettuali. Tra queste anche un tunnel sotto il fiume Tanaro.
 
Nel 2017, il precedente governo con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, in accordo con la società concessionaria (Gruppo Gavio) ha modificato il tracciato con la costruzione della tratta in superficie. In tutto 9 chilometri. Di questi, tre passano sulla tangenziale di Alba da ammodernare. 
 
Per trovare i 350 milioni necessari alla realizzazione dell’opera, nel maggio 2017 il Sindaco Maurizio Marello e l’eurodeputato Alberto Cirio hanno incontrato a Strasburgo la commissaria europea per la Concorrenza Margrethe Vestager, per arrivare alle risorse attraverso il cross-financing, ovvero il collegamento alle concessioni autostradali esistenti. In aprile 2018, la Commissione Europea ha concesso così una proroga quadriennale della concessione sull’autostrada Torino - Milano  al Gruppo Gavio  in cambio di investimenti infrastrutturali a cura dello stesso Gruppo. Il cantiere doveva ripartire nell’estate scorsa ma nulla si è mosso.   
 
La tratta tra Roddi e Cherasco è particolarmente fondamentale per il territorio perché include il collegamento con il nuovo ospedale Alba – Bra quasi completato a Verduno. Manca solo la strada per arrivarci.


c.s.

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