GRINZANE CAVOUR - “Una manciata di nocciole al giorno per la salute del cuore!”

Proprio della nocciola si è parlato nel meeting scientifico multidisciplinare organizzato il 26 e 27 maggio presso il castello di Grinzane Cavour

31/05/2017 10:43

La nocciola è il frutto del nocciolo, pianta coltivata dall'uomo già nell'antichità. Al tempo della Roma antica si usava donare piante di Corylus avellana (volgarmente: nocciòlo) per augurare felicità. Ugualmente accadeva in Francia dove la pianta veniva donata agli sposi come simbolo di fecondità.
Grazie alle condizioni climatiche, questa pianta prospera nel Bacino del Mediterraneo. Nelle colline di Langa, in Piemonte, da lunga data viene coltivato un prodotto IGP di particolare pregio qualitativo.  
Crescenti evidenze epidemiologiche e cliniche sperimentali si sono acquisite in campo medico e scientifico sul grande significato salutistico della nocciola. In particolare si è osservato che il consumo abituale di nocciola, così come quello di noci e mandorle; si associa ad una riduzione del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, incluso l’infarto cardiaco, e di ridurre il rischio di diabete.
Le motivazioni essenziali per questi risultati di elevato significato preventivo sono correlate alla composizione nutrizionale della nocciola. Innanzitutto è la ricchezza in acidi grassi monoinsaturi che similarmente all’olio d’oliva gioca un ruolo primario nel ridurre il tasso di colesterolo nel sangue. Accanto a questo, la ricchezza in fitosteroli, in composti polifenolici (soprattutto antocianidine), in vitamina E, in arginina, magnesio, selenio e fibre idrosolubili permettono di sviluppare effetti antiossidanti, antiinfiammatori e protettivi sull’endotelio vascolare, tali da garantire risultati salutistici di grande significato in ambito cardiometabolico.
Di tutto questo si è parlato nel meeting scientifico multidisciplinare organizzato il 26 e 27 maggio presso il castello di Grinzane Cavour e coordinato dal Prof. Attilio Giacosa (Policlinico di Monza) e dalla Prof. ssa Mariangela Rondanelli (Università di Pavia). I lavori si sono conclusi con un documento di consenso firmato da tutti gli esperti partecipanti al meeting e presentato il 27 maggio alle associazioni degli agricoltori e alle autorità politiche e amministrative del territorio piemontese con la partecipazione del Viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Senatore Andrea Olivero e del Senatore Tomaso Zanoletti, Presidente dell’Enoteca Regionale del Castello di Grinzane Cavour. 
Il documento di consenso pone in evidenza che la supplementazione dietetica con nocciole si accompagna ad una riduzione significativa del colesterolo totale e del colesterolo LDL (quello “cattivo”), senza modificazioni del colesterolo HDL (Quello “buono”). 
L’evidenza scientifica dimostra che gli effetti salutistici delle nocciole sono raggiungibili con il consumo abituale di 30-40 grammi al giorno di nucule (parte commestibile interna della nocciola). Emerge di conseguenza la raccomandazione all’incremento del consumo soprattutto sotto forma di prodotto crudo (non tostato) e non privato della pellicina (perisperma). Il consumo di nocciole con la pellicina è preferibile perché questa contiene la maggior parte degli antiossidanti del prodotto. Se ne raccomanda soprattutto il consumo con cereali durante la colazione del mattino o in insalate miste ai pasti principali, oppure come rompidigiuno a metà mattino o nel pomeriggio, in ogni età della vita.
La nocciola dunque assume carattere di grande significato non solo produttivo e commerciale ma anche per i pregi salutistici che manifesta. Questo vantaggio viene incrementato se si segue un modello alimentare di tipo mediterraneo, si tiene sotto controllo il peso corporeo, si fa abitualmente attività fisica e soprattutto se non si fuma!

c.s.

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