SANTO STEFANO BELBO - Volontari della Croce Rossa aggrediti, Icardi: "Fenomeno paradossale e gravissimo"

L'episodio avvenuto ad Asti vede coinvolti due marocchini residenti a Santo Stefano Belbo: "Il rimpatrio deve essere immediato"

Luigi Icardi

05/11/2025 16:26

È notizia di questi giorni che due cittadini di nazionalità marocchina residenti a Santo Stefano Belbo risultano indagati in quanto coinvolti in una rissa avvenuta ad Asti lo scorso luglio. A subirne le conseguenze sono stati i volontari della Croce Rossa intervenuti per soccorrere alcuni feriti.
Minacce, insulti e lesioni, in modo particolare nei confronti di un’operatrice sanitaria.  “Quanto accaduto ad Asti si aggiunge ad altre centinaia di aggressioni simili e nel 70% dei casi sono colpite le donne”, commenta Luigi Genesio Icardi, Presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale. “È un fenomeno paradossale e gravissimo. Oltremodo deplorevole quando le vittime sono volontari che donano gratuitamente il loro tempo libero per la cura e l'assistenza dei cittadini. Occorre potenziare la prevenzione di simili gesti ma, tengo a precisare che il camice bianco deve rappresentare una corazza invalicabile. L'aggressore deve essere punito davvero con severità e certezza. Mi chiedo come sia possibile che, a distanza di mesi, i due indagati siano a piede libero. I soggetti violenti vanno allontanati dalle nostre comunità e il rimpatrio deve essere immediato. Dove i contatti sociali sono favoriti, come nei piccoli Comuni, esiste anche una maggiore percezione del pericolo con conseguenti e inevitabili cambi di abitudini. Garantire la sicurezza e la libertà ai nostri cittadini è un dovere delle nostre istituzioni”.

c.s.

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