BRA - Ab Amajou incontra il sindaco di Torino: “Se esiste la Flotilla è perché la politica ha perso”

“La tregua? Al momento festeggiamo, ma questo accordo non porterà alla liberazione” dice l’attivista reduce dalla spedizione verso Gaza

Redazione 13/10/2025 20:01

Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha incontrato a Palazzo Civico il presidente di Action Aid Italia, Abderrahmane Amajou, di recente rientrato dalla missione della Global Sumud Flotilla dopo la detenzione in Israele: originario di Bra, dove la famiglia marocchina è emigrata a inizio anni Novanta, era stato l’unico piemontese e cuneese a prendervi parte. All’incontro con il sindaco anche alcuni consiglieri. “Abderrahmane mi ha confidato che sapere delle piazze italiane piene di persone che manifestavano per la pace ha dato grande forza a lui e ai suoi compagni di viaggio - ha spiegato il primo cittadino -. Le sue parole ci ricordano quanto il legame con la nostra comunità possa diventare una risorsa di speranza e solidarietà. Torino è una città che non rimane indifferente: è una comunità che si riconosce nei valori di pace, giustizia e dialogo. In un tempo in cui i conflitti e le divisioni sembrano moltiplicarsi, la testimonianza di Abderrahmane ci invita a non restare spettatori, ma costruttori di pace, ogni giorno”. Abderrahmane Amajou ha commentato l’accordo per una tregua. “Al momento festeggiamo, perché stanno festeggiando i palestinesi, ma sappiamo che questo accordo non porterà assolutamente alla liberazione dei territori occupati illegalmente da decenni - ha detto -. Però è già un passo: si è fermata la guerra, si sono fermate le armi, inizia la diplomazia, che è morta in questi due anni, perché si è dato spazio alle armi”. E sul ruolo della Flotilla ha sottolineato che "se esiste, è perché la politica ha perso”

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