BRA - Chiusura del posto Polfer di Bra, Taricco (PD) interroga il Ministro Lamorgese

La richiesta di chiarimenti da parte del senatore cuneese: "Con la chiusura si assisterebbe ad una riduzione di riferimenti e di personale che renderebbe meno sicura la mobilità ferroviaria"

Redazione 12/03/2021 10:05

In un quadro di riorganizzazione della Polizia Ferroviaria in provincia di Cuneo, nelle scorse settimane si è diffusa la notizia, per ora non ufficiale, della possibile chiusura del “posto Polfer” presso la stazione di Bra entro il 2021, parrebbe per raggiunti limiti di età di tre dei quattro agenti in servizio. Il senatore cuneese Mino Taricco (PD), insieme ai colleghi Giacobbe, Boldrini, Stefano, Rojc, Ferrazzi, ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per approfondire e chiarire la notizia.
 
Precisa Taricco in un comunicato: “La città di Bra è da sempre considerata nodo strategico di collegamento su ferro e su gomma per viaggiatori delle linee Alba-Torino e Cuneo, oltre ad essere snodo quotidiano per moltissimi studenti provenienti dalle cittadine limitrofe e da tutto il territorio, e per questo è da anni oggetto di un grande impegno delle forze dell’ordine nella prevenzione e nel contrasto di problematiche e di reati soprattutto nei confronti di minorenni, purtroppo segnalati con una certa frequenza anche nella zona. Con la potenziale chiusura della Polfer si assisterebbe ad una progressiva riduzione di riferimenti e di personale che renderebbe meno sicura la mobilità ferroviaria, specialmente in questo delicato momento segnato dall’emergenza epidemiologica nella quale il ruolo degli agenti della polizia ferroviaria si è rivelato ancora più di strategica importanza in termini di presidio per l’ordine pubblico e per il rispetto delle disposizioni di prevenzione e di sicurezza. Per questo ho voluto, insieme ai miei colleghi, sollecitare il Ministro dell’Interno sull’importanza che questo corpo di polizia ricopre sul territorio piemontese, e cuneese in particolare, in termini di sicurezza per i cittadini locali e per gli stessi viaggiatori, e sulla possibilità di riconsiderare e, qualora le notizie circolate in questo periodo siano fondate, di valutare quanto meno una posticipazione delle decisioni, anche per permettere un più ampio spazio di confronto con tutte le Istituzioni competenti ed interessate, in vista anche di una possibile riorganizzazione maggiormente attenta anche alle necessità territoriali dello stesso nucleo di polizia”. 

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