BRA - Flotilla, il primo gruppo di italiani sta per essere rilasciato. Il Pd chiede la liberazione di Amajou

Su un volo charter verso la Turchia partiranno nel pomeriggio 26 connazionali, altri 15 hanno rifiutato di firmare il foglio di via

Redazione 04/10/2025 12:16

Ventisei dei 41 cittadini italiani ancora detenuti, dopo l’abbordaggio della Global Sumud Flotilla, stanno per lasciare Israele con un volo charter. A renderlo noto è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, con un post su X: “Li abbiamo inseriti in un volo della Turkish per Istanbul. Sono già stati trasferiti nella base aerea di Ramon e partiranno dall'aeroporto di Eilat”. Questo gruppo, precisa una nota della Farnesina, “ha accettato di firmare il foglio di via e ha avuto quindi una procedura accelerata per la partenza. Assistito dall'ambasciata a Tel Aviv, il gruppo è stato trasferito dal carcere di Ketziot alla base aerea di Ramon, nei pressi di Eilat”. Grazie a un intervento personale del ministro Tajani anche con le autorità turche, spiega il ministero degli Esteri, il gruppo prenderà un volo speciale della Turkish Airlines che dovrebbe decollare alle 14 circa (ora locale, le 13 in Italia) diretto a Istanbul. In Turchia i connazionali verranno assistiti da un team del Consolato Generale a Istanbul che è pronto anche a fornire documenti di viaggio provvisori a chi ne avesse bisogno. Sono invece 15 i connazionali che hanno deciso di non firmare il foglio di via: le autorità israeliane ne disporranno l’espulsione coatta per via giudiziaria nel corso della prossima settimana. Ulteriori aggiornamenti, precisano gli uffici, saranno forniti “appena disponibili”: “Ho nuovamente dato disposizioni all’Ambasciata d'Italia a Tel Aviv di far assicurare ai connazionali rimasti un trattamento rispettoso dei loro diritti” aggiunge Tajani. Non è ancora noto in quale dei due gruppi si trovi Abderrahmane Amajou, unico piemontese fra i 46 italiani arrestati in Israele dopo l’abbordaggio. Amajou, 39 anni, italo-marocchino, è originario di Bra dove è stato in passato consigliere comunale del Partito Democratico. È l’attuale presidente nazionale di ActionAid Italia. In un video pubblicato venerdì il consigliere torinese Abdullahi Ahmed aveva fatto sapere di essere stato contattato dall’unità di crisi della Farnesina e rassicurato sulle condizioni di Amajou e del presidente dell’Ucoii Yassine Lafram, anche lui tra gli arrestati. “Per lui e per tutti gli altri attivisti, che hanno avuto il coraggio di partecipare a questa missione, chiediamo la liberazione immediata dalla detenzione illegittima da parte del governo israeliano” scrivono in una nota il Partito Democratico metropolitano di Torino e il Pd Piemonte: “Alla famiglia di Abderrahmane e a quella degli altri ostaggi va la nostra massima vicinanza in queste ore difficili e di forte preoccupazione”. Questo pomeriggio a Bra in via Cavour, tra le 17,30 e le 18,30, è in programma una manifestazione di solidarietà con l’attivista, organizzata dalla Rete cuneese per la Palestina. Questo il messaggio degli organizzatori: “Ad Ab vogliamo dire: non sei solo. Hai portato la dignità di Bra e del Cuneese nel Mediterraneo, e oggi noi la riportiamo in piazza con te”.

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