BRA - ‘L’assistenzialismo dei bonus alimentari non basta, il Comune di Bra sospenda le imposte’

I consiglieri della Lega reclamano agevolazioni per il commercio e l’impresa attraverso un ‘fondo Covid-19’ e protestano: ‘Nessun Consiglio comunale dal 23 dicembre’

Redazione 12/05/2020 11:05

 
Serve uno sforzo in più per aiutare Bra a lasciarsi alle spalle gli effetti economici della pandemia ingranare la marcia nella ‘fase 2’. A sostenerlo è il gruppo consiliare della Lega, con una lettera aperta al sindaco Gianni Fogliato e alla giunta firmata dai consiglieri Marco Ellena, Luca Cravero e Giuliana Mossino.
 
Alla città della Zizzola, ricordano gli esponenti del partito di Salvini, sono stati assegnati circa 157mila euro già distribuiti con borse e bonus alimentari: “Certamente bene i bonus alimentari di prima necessità o altri aiuti, non lasciare indietro nessun cittadino in difficoltà economica, ma se in questa situazione emergenziale non si va ad aiutare le attività e i cittadini che producono risorse, lavoro, economia e quindi capacità di spesa rischiamo veramente di avere molte persone in situazione critica”. Occorre insomma evitare di “concentrarsi esclusivamente sull'assistenzialismo fine a se stesso”.
 
Allo scopo di fornire un contributo all’attività amministrativa, gli esponenti leghisti hanno formulato un lungo elenco di provvedimenti che ritengono utili al tessuto produttivo del capoluogo roerino: “Diverse proposte - sottolineano - nascono proprio su input di associazioni con cui ci siamo confrontati direttamente, in primis artigiani e commercianti ma non solo”.
 
C’è in primo luogo la richiesta di esenzione e cancellazione di tasse e imposte comunali per il periodo di chiusura forzata delle attività, ma meglio sarebbe l’“esenzione per tutto l'anno 2020 in quanto per tali attività vi sarà purtroppo una sofferenza lavorativa anche con le aperture scaglionate o a misura ridotta”. Nello specifico, oggetto di sospensione o quantomeno riduzione dei pagamenti dovrebbero essere la Tosap richiesta agli esercizi pubblici per i dehor e le occupazioni di suolo pubblico, la tassa sui ponteggi dei cantieri per l’esecuzione di lavori di manutenzione o nuova costruzione, l’imposta sulla pubblicità relativa alle insegne di negozi e locali, la Tari per la raccolta dei rifiuti.
 
Il gruppo consiliare pensa inoltre a una convenzione tra affittuari, proprietari degli esercizi commerciali e il Comune per agevolare e cercare un supporto tra le parti: ad esempio si potrebbe valutare una riduzione degli affitti a fronte dello sconto sull’Imu da applicare a chi ha la proprietà degli immobili, o altre forme di agevolazione da studiare. Un ulteriore aiuto potrebbe essere messo in campo per le attività che riaprendo dovranno affrontare costi per gli adeguamenti ai nuovi protocolli sanitari.
 
E ancora, la Lega braidese caldeggia al sospensione e la restituzione della tassa di soggiorno 2019 a tutte le strutture ricettive, la sospensione per alcuni periodi del biennio 2020/2021 delle zone blu a pagamento (favorendo nel contempo l’uso dei bus navetta verso il centro), il rimborso della Tosap per gli ambulanti mercatali che non hanno potuto esercitare la propria attività, una sensibile riduzione degli oneri di urbanizzazione in particolare per il recupero di fabbricati abbandonati o dismessi, la riduzione dei canoni sull’utilizzo e la gestione di impianti sportivi e locali annessi. Nell’ambito scolastico si rivendica il rimborso dei buoni mensa per le famiglie e degli abbonamenti autobus agli studenti e ai cittadini che non hanno potuto usufruirne, un contributo alle spese per la connessione scolastica di bambini e ragazzi fino ai 16 anni, la riorganizzazione dell'estate ragazzi nel rispetto delle norme anti-contagio.
 
Allo scopo di mettere in pratica questo vasto programma di incentivi e sgravi - continuano i proponenti – si rende opportuna la creazione di un fondo ‘Covid-19 aiuto Bra’ dove possano convergere i risparmi realizzati dall’amministrazione sulle utenze di luce, gas e acqua degli edifici comunali chiusi, i contributi a cui la consulte comunali e alcuni quartieri hanno già rinunciato e le varie donazioni dei cittadini, nonché i finanziamenti di opere pubbliche non strettamente urgenti che potrebbero essere posticipati al 2021.
 
“Sarà nostra premura - concludono Ellena, Cravero e Mossino - entrare nel dettaglio della proposta per renderla il più concreta possibile non appena riceveremo l’aggiornamento sul bilancio”. Gli esponenti dell’opposizione colgono anche l’occasione per ricordare che dal 23 dicembre 2019 non è più stato svolto alcun Consiglio comunale “a differenza di quasi tutte le realtà comunali circostanti”: “È una pratica da riprendere immediatamente, a costo di cambiare il regolamento tramite apposita commissione, per permettere confronti telematici. La collaborazione da parte del nostro gruppo consiliare non è mai mancata: ci aspettavamo lo stesso coinvolgimento da parte della giunta per sentire le nostre proposte. Cosa che ci auguriamo possa avvenire almeno con questa lettera costruttiva”.

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