BRA - ‘Ndrangheta a Bra, la Lega chiede un Consiglio comunale urgente e una commissione d’inchiesta

‘Siamo e continueremo a essere garantisti’ scrivono gli esponenti del partito di Salvini, che però avvertono: ‘La vicenda riguarda l’intera amministrazione’

Redazione 05/07/2020 10:53

 
La Lega torna con i suoi gazebo nelle principali piazze della provincia Granda. Obiettivo della mobilitazione è una raccolta firme “per dire stop alle vessazioni delle cartelle di Equitalia, stop alla scriteriata sanatoria per i clandestini e stop ai vitalizi”.
 
L’occasione però rappresenta per il nucleo braidese del partito di Salvini anche un momento di riflessione circa gli avvenimenti degli ultimi giorni riguardanti una presunta commistione tra elementi dell’amministrazione comunale di Bra e la criminalità organizzata. Una notizia che - scrivono i leghisti braidesi - “ha rappresentato per tutto il territorio della Granda un vero e proprio “fulmine a ciel sereno”, visti i principi di legalità e la cultura del lavoro che da sempre contraddistinguono i cittadini cuneesi”.
 
Commentando le dichiarazioni dell’attuale maggioranza comunale della città della Zizzola e in primis del Partito Democratico, i rappresentanti dell’opposizione di centrodestra si dicono stupiti del tentativo di circoscrivere la vicenda “quale mera questione personale, risoltasi amministrativamente parlando attraverso le dimissioni della persona destinataria dell’avviso di garanzia di questi giorni”, ovvero l’ormai ex assessore Massimo Borrelli che è al momento indagato per voto di scambio.
 
“Come Lega siamo e continueremo ad essere garantisti, senza pubbliche accuse arbitrarie, credendo che la giustizia debba fare il proprio corso, senza colpevoli fino a sentenza definitiva, ma riteniamo che la gravità della situazione non possa ridursi a delle semplici dimissioni e a comunicati stampa vari” scrive in una nota il partito, aggiungendo: “Il sindaco, il suo predecessore e la maggioranza tutta hanno delle responsabilità etiche e morali nei confronti dei cittadini e devono rendicontare sull’accaduto ai cittadini braidesi, restituendo risposte chiare e non nascondendosi dietro la carta stampata. Questa infatti è una vicenda giudiziaria che colpisce non solo il sindaco e l'attuale giunta ma anche l'amministrazione precedente. Quindi la maggioranza nella sua interezza ha il dovere di informare nel modo più chiaro possibile la cittadinanza”.
 
La richiesta avanzata fin d’ora all’amministrazione è quella di convocare un Consiglio comunale urgente per l’inizio della prossima settimana e di farlo - visto l’estremo rilievo della vicenda per la comunità - con adunanza aperta in un luogo che possa favorire un’ampia partecipazione pubblica. Al sindaco Fogliato e alla sua giunta si chiede inoltre l’istituzione immediata di apposita commissione d'indagine che operi nel più breve tempo possibile in modo da fornire un primo resoconto dettagliato nel corso della seduta del Consiglio Comunale già convocato per il 28 luglio prossimo.
 
Gli ex padani concludono auspicando che l’attuale maggioranza risponda in modo propositivo alle richieste: “Ciò che richiediamo è infatti una maggiore trasparenza e una migliore informativa ai cittadini braidesi, consapevoli poi che le vicende giudiziarie faranno il proprio corso, andando a circoscrivere meglio eventuali responsabilità della giunta comunale di Bra in tale incresciosa vicenda”.

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