SOMMARIVA DEL BOSCO - Vacche intossicate, Coldiretti: "Una rete di solidarietà per aiutare la famiglia"

"Il mondo dell’agricoltura, dell’allevamento e la cittadinanza diano prova del cuore della Granda"

09/08/2022 12:07

È partita la macchina della solidarietà per aiutare la famiglia Olivero a cui sabato scorso a Sommariva Bosco, sono morte, in meno di mezz’ora, 50 vacche su una mandria di di razza Piemontese probabilmente intossicate.
 
“Davanti a un evento di questa natura e portata – sottolinea il Presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada – come Organizzazione abbiamo deciso di supportare l’iniziativa promossa immediatamente dall’Amministrazione Comunale sommarivese e dalla sua comunità: si deve far rete tra allevatori, agricoltori e cittadinanza. C’è bisogno di esprimere solidarietà verso una famiglia messa in grave difficoltà da un evento così raro e nefasto con un segnale concreto di vicinanza a questa realtà imprenditoriale duramente colpita in questi giorni. La nostra Provincia ha un grande cuore e sono certo che lo dimostrerà anche in questa occasione sostenendo l’iniziativa”.
 
Il Comune di Sommariva Bosco ha infatti attivato ha organizzato una raccolta fondi per sostenere l’azienda agricola Giacomino Olivero. L’IBAN sul quale effettuare il versamento è: IT70L0306909606100000115303.
 
Si ricorda di inserire come causale: "Donazione famiglia Olivero per danni ai capi di bestiame”.
 
“L’eccezionalità dell’evento – conclude Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – richiede una prova unica di solidarietà umana verso una delle nostre famiglie che ha bisogno del sostegno della comunità tutta nel senso più allargato del termine. Questo brutto evento si inserisce purtroppo in un momento già di grande difficoltà per il comparto zootecnico ed in particolare per gli allevamenti di razza Piemontese. È importante quindi dare un segnale che permetta a queste persone di guardare al futuro con un supporto morale che offra speranza ad un’azienda nella quale sono impegnati anche dei giovani agricoltori in modo che possano continuare a presidiare un territorio e portare avanti un lavoro tramandato da generazioni”.  
 

c.s.

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