CUNEO - A Caraglio sarà realizzato un lago turistico nella zona dell'ex polveriera

Selezionati i tre interventi del bando 'Faro', per ogni progetto un contributo complessivo di 2 milioni di euro. Finanziate anche Diano e Mondovì

19/12/2017 12:53

Il CdA della Fondazione CRC ha scelto i tre progetti vincitori del bando Interventi Faro: l’iniziativa, promossa nel corso del 2017, sostiene la realizzazione di tre progettualità di ampia rilevanza sui tradizionali territori di riferimento della Fondazione (cuneese, albese e monregalese) nel corso del quadriennio 2017-2020. I tre progetti scelti sono:

- per l’area del cuneese: il progetto Acquaviva, che vede il Comune di Caraglio come capofila di un ampio partenariato. Il progetto intende rilanciare il turismo in una zona di raccordo tra la pianura e l’alta Valle Grana e supportare le necessità irrigue della zona. Nello specifico, si prevede la realizzazione di due bacini idrici, uno ad uso irriguo e uno a uso turistico, nell’area dell’ex Polveriera di Bottonasco, con il recupero e la rifunzionalizzazione degli edifici esistenti.

- per l’area albese: il progetto Langa del Sole, che vede il Comune di Diano d’Alba come capofila di una rete di comuni dell’Alta Langa e intende realizzare una porta di accesso tra la pianura albese e la zona dell’Alta Langa, finalizzata alla promozione turistica e culturale di questo territorio. In concreto, sarà recuperata la palazzina del XVIII secolo all’interno del panoramico Spianamento San Sebastiano, nell’abitato di Diano d’Alba, che diventerà il nodo di accesso alla rete tra i Comuni dell’Alta Langa.

- per l’area monregalese: il progetto Liber, che vede il Comune di Mondovì come capofila di un’ampia rete di partenariato. L’iniziativa intende creare un inedito polo culturale, che valorizzi e concentri in un unico luogo il patrimonio storico-culturale legato al tema del libro, unendo le esigenze culturali della città con quelle dell’area monregalese e interagendo con i principali attori ai diversi livelli. In concreto, verrà riqualificato e rifunzionalizzato l’ex collegio delle Orfane, edificio del XVII secolo che sorge a Mondovì Piazza e diventerà il nuovo polo culturale.
Ognuna delle tre progettualità riceverà un contributo totale di 2 milioni di euro, distribuiti su quattro annualità: 500 mila euro all’anno per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019 e 2020.

I tre progetti selezionati sono il frutto di un lungo iter di selezione: alla scadenza del bando erano arrivate in Fondazione 36 richieste ammissibili. Tra queste, sono state selezionate le 12 idee progettuali (quattro per ogni area d’intervento) che, entro lo scorso 31 ottobre, hanno presentato una progettazione di dettaglio, grazie anche a un contributo di 5.000 euro che la Fondazione aveva messo a disposizione di ciascun partenariato.
A partire da novembre il CdA della Fondazione ha iniziato un’approfondita analisi delle proposte di dettaglio. I tre progetti che beneficiano del contributo verranno ora accompagnati dalla Fondazione con particolare attenzione, istituendo momenti di monitoraggio periodici durante i quali verificare le tempistiche di cantierabilità e lo stato di evoluzione delle progettualità. 

“Il sostanzioso sostegno fornito dalla Fondazione CRC attraverso il bando Interventi Faro è uno stimolo importante in un’ottica di sviluppo di tutto il territorio provinciale” commenta Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC. “Oltre ai tre progetti premiati, il Consiglio ha espresso grande apprezzamento per tutti le 12 progettualità approdate alla seconda fase, ritenendole meritevoli e degne di grande attenzione. Per questo motivo, la Fondazione seguirà con particolare interesse l’evoluzione futura anche dei non selezionati, auspicando che possano contribuire allo sviluppo e all’innovazione del territorio
provinciale e valutando possibili interventi a supporto, ad esempio attraverso l’intercettazione di altre fonti di finanziamento. Tra gli altri, il CdA ha già deciso di accompagnare a una progettualità condivisa le due iniziative sul cicloturismo presentate dall’Alta Val Tanaro e dall’Albese. In parallelo, il progetto di recupero
dell’ex Caserma Cerutti di Boves sarà oggetto di ulteriori approfondimenti”.

c.s.

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