CUNEO - A Cuneo e Savigliano incontri sulle Foibe con lo storico Gobetti, la destra insorge: "È fazioso"

La deputata Ciaburro (FdI) deposita un’interrogazione parlamentare. Il Comitato 10 Febbraio: "Lo invitano perché non sanno cosa scrive”

Lo storico Eric Gobetti

Samuele Mattio 03/02/2022 13:26

Nel programma degli eventi organizzati dal Comune di Cuneo per il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 per diffondere la conoscenza tra gli studenti delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, è stato inserito un evento che sta facendo discutere. Il prossimo 12 febbraio la Biblioteca civica e Scrittorincittà proporranno un incontro online con lo storico Eric Gobetti, esperto di fascismo, seconda guerra mondiale, Resistenza e storia della Jugoslavia nel Novecento. Il professore si confronterà con Gigi Garelli, Direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo. 
 
Fin qui nulla di strano, se non che lo studioso è autore di un libro che già in passato ha suscitato un vespaio di polemiche. Il volume, edito da Laterza, s’intitola “E allora le Foibe?”. Nel suo lavoro lo storico piemontese ha puntato il faro sul dramma vissuto dalla popolazione italiana nei territori a cavallo del confine orientale durante e dopo la seconda guerra mondiale. Per il titolo Gobetti si è ispirato a un vecchio sketch dell’attrice comica Caterina Guzzanti, che interpretando il personaggio “Viki di CasaPound”, ripeteva questa frase come una giaculatoria nei momenti di difficoltà. Un riferimento che alcuni hanno giudicato inopportuno.
 
Il prossimo 22 febbraio lo storico sarà anche protagonista di un incontro a Savigliano, dove il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Maurizio Occelli ha depositato un'interrogazione al sindaco Giulio Ambroggio chiedendo la cancellazione dell’evento, richiesta supportata dal Comitato 10 Febbraio del presidente Denis Scotti che ha spinto per la rimozione del Patrocinio. Il gruppo di Scotti si è attivato anche per quanto riguarda il confronto di Cuneo: “Scriverò una mail all’assessore alla Cultura Cristina Clerico per chiederne l’annullamento, in quanto Scrittorincittà è finanziato e patrocinato dal Comune”, spiega. “Tanti lo invitano non sapendo il contenuto del libro” continua Scotti. Chi lo chiama conoscendo cosa c’è scritto? “Peggio ancora, perché significa che è fazioso. Il volume è giustificazionista di tutto quello che è successo sul confine orientale italiano, sia per quanto riguarda le Foibe, sia per quanto riguarda l’esodo istriano-dalmata". La questione è approdata anche in Parlamento: la deputata meloniana Monica Ciaburro ha depositato un’interrogazione sul tema. “Ho informato anche il consigliere regionale Paolo Bongioanni - spiega Scotti -. Mi ha detto che cercherà di intervenire”.
 
Ora è chiaro. Il volume ha scatenato le reazioni della destra italiana e a dirla tutta la questione non è nuova, l’anno scorso la Regione Piemonte tolse il patrocinio a un evento che lo vedeva protagonista. Il motivo? L’autore scrive che le foibe non sono “la nostra Shoah”, che i morti non furono più di cinquemila, che non si trattò di una pulizia etnica e che la memoria pubblica è viziata da un eccesso di nazionalismo. Il tutto oltre a un’operazione di “debunking” su quelli che secondo i suoi studi sono luoghi comuni sulla questione. Gobetti ritiene che l’evento vada contestualizzato e che non sia possibile ricordarlo senza parlare dei rastrellamenti avvenuti sotto il regime fascista: “Tra il 1941 e il 1943 gli italiani internarono 100 mila jugoslavi nel campo di concentramento di Arbe e circa 5 mila vi persero la vita. Un fatto grave, che non viene ricordato”. In una recente intervista al settimanale Panorama ha ulteriormente puntualizzato le sue posizioni: “Sulle Foibe il giudizio morale è di condanna totale, assolutamente. Ma aggiungo che allo stesso modo, vanno condannati i crimini fascisti commessi in Jugoslavia. Io provo pietà per la vittima inerme italiana e per la vittima inerme slava”. 
 
Come districarsi in mezzo a ricostruzioni tanto diverse? Il metodo migliore è quello di farsi un’idea seguendo uno dei due eventi. Quello di Cuneo, visibile gratuitamente sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Scrittorincittà alle ore 18 del 12 febbraio (durante la diretta sarà possibile interagire e porre domande attraverso i commenti). Oppure a Savigliano, martedì 22 febbraio alle ore 18, presso il Centro Culturale Saviglianese di piazza Nizza. Il tutto a patto che le richieste della destra non trovino accoglimento...

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