CUNEO - A giugno le imprese piemontesi hanno programmato 30.220 assunzioni

Il trend appare in diminuzione sia a livello mensile: i dati diffusi da Unioncamere

08/06/2023 15:38

Sono circa 30.220 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per giugno 2023, valore che sale a 80.250 se consideriamo l’intero trimestre giugno-agosto 2023. Il trend appare in diminuzione sia a livello mensile (-1.330 entrate rispetto a giugno 2022, per una variazione tendenziale del -4,2%), sia su base trimestrale (-1.800 assunzioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente) a differenza di quanto avviene invece a livello complessivo nazionale (+1,5% su giugno 2022 e +2,8% rispetto a giugno-agosto 2022).
 
Le entrate ipotizzate in Piemonte a giugno 2023 rappresentano il 20,9% delle 144.300 assunzioni previste nel Nord Ovest e il 5,3% del totale di quelle nazionali (568mila circa).
 
Questi sono alcuni dei dati contenuti nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, basato sulle interviste effettuate su un campione di imprese nel periodo o 17 aprile 2023 - 04 maggio 2023.
 
Il 76,0% delle entrate programmate dalle aziende piemontesi riguarderà personale dipendente, il 18,7% lavoratori somministrati, l’1,6% collaboratori e il 3,7% altri lavoratori non alle dipendenze.
 
La domanda di lavoro a giugno 2023 è trainata dai contratti a tempo determinato con il 61% delle entrate programmate, seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 25% dei casi. L’apprendistato rappresenta la tipologia contrattuale prescelta per il 7% delle entrate, mentre gli altri contratti detengono una quota del 6% del totale complessivo regionale.
 
Delle 30.220 entrate previste in Piemonte nel mese di giugno 2023 il 14% è costituito da laureati, il 28% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 23% e il 34%.
 
Considerando i dati del trimestre giugno-agosto 2023 emerge come siano sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 53.610 entrate, il 68,2% del totale (2.240 unità in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). L’industria prevede 26.630 entrate, generando il 31,8% della domanda totale e segnando un leggero aumento - circa 440 unità- rispetto al periodo giugno-agosto 2022.
 
Tra i servizi, il comparto che assorbirà la quota più rilevante delle 80.250 entrate previste nel trimestre giugno-agosto 2023 è quello dei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici, con 12.610 ingressi (15,7% del totale), seguito dai servizi alle persone, con 10.360 entrate e una quota del 12,9% del totale e dal commercio, per cui le imprese intervistate presumono di dover effettuare 9.920 assunzioni (12,4%). I servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio richiederanno 6.210 nuove entrate nel trimestre impattando con una quota del 7,7% sulle assunzioni previste nel periodo.
 
All’interno del comparto industriale si distingue il settore edile (5.950 assunzioni nel trimestre, con una quota del 7,4% del totale).
 
Il 28% delle entrate previste a giugno 2023 nella nostra regione sarà destinato a professioni commerciali e dei servizi, il 19% a dirigenti, specialisti e tecnici. Gli operai specializzati e conduttori di impianti produrranno il 30% delle entrate e solo l’8% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici costituiranno il 15% delle assunzioni del mese.
 
Il 34,8% delle assunzioni interesseranno giovani con meno di 30 anni, quota che sale al 43,6% per le aree commerciali e della vendita e scende al 25,5% per quelle della logistica. Nel 20% dei casi le imprese prevedono di assumere personale immigrato.
 
Per il 62% circa delle entrate viene, inoltre, richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Il 21,5% dei neo assunti sarà chiamato ad applicare soluzioni creative e innovative, il 12,1% coordinerà altre persone.
 
Il 46,7% delle entrate si concentrerà nell’area della produzione di beni ed erogazione del servizio, cui seguono le aree commerciali e della vendita (17,1%) e quelle tecniche e della progettazione (14,0%). La logistica assorbirà il 13% circa delle assunzioni programmate per il mese di giugno 2023, mentre l’area direzionale e quella amministrativa generano rispettivamente una quota pari al 5,0% e 4,4% delle assunzioni previste.
 
La difficoltà di reperimento si conferma una tematica di rilievo nel panorama regionale. In 1 caso su 2 (50,5%) le imprese prevedono, infatti, di incontrare ostacoli nel reperire i profili desiderati, quota in deciso aumento tanto rispetto al mese precedente (47,2%), quanto soprattutto nel confronto di lungo periodo: a giugno 2022 le difficoltà di reperimento riguardavano, infatti, solo il 43,2% delle entrate programmate. Il dato piemontese è, inoltre, più elevato rispetto a quello medio nazionale (46,0%). Il mismatch è legato in primo luogo alla mancanza di candidati (34,2%), seguita da un’inadeguata preparazione degli aspiranti neo-assunti (10,4%).
 

c.s.

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