LIMONE PIEMONTE - A Limone il dj della pista di pattinaggio passa 'Faccetta Nera': la notizia fa il giro del web

Oltre al brano scritto da Renato Micheli diffusi altri brani del ventennio. Il sindaco Angelo Fruttero: 'Sono arrabbiato'

s.m. 25/02/2019 08:50

La notizia del passaggio di 'Faccetta nera' e di altre canzoni del ventennio sugli impianti di filodiffusione della pista di pattinaggio su ghiaccio di Limone Piemonte ha fatto il giro del web e dei principali quotidiani nazionali. A rilanciare l'accaduto è stato "l'Osservatorio democratico sulle nuove destre", che in una nota ha affermato di avere raccolto "la segnalazione di una lettrice".
 
"Da anni - scrive l'associazione - monitoriamo fatti simili e rivendichiamo la necessità dell'applicazione delle leggi vigenti in materia di reato apologetico e la conseguente ed immediata messa fuori legge di tutti i gruppi neofascisti e neonazisti. Episodi simili non possono far altro che ribadire quanto queste disposizioni siano importanti, oggi più che mai". L'impianto è del Comune ma è affidato in gestione a una società esterna. Secondo quanto è stato ricostruito, a diffondere le canzoni sarebbe stato un addetto che avrebbe agito all'insaputa del titolare. 
 
'Faccetta nera' è una canzone scritta da Renato Micheli e musicata da Mario Ruccione nell'aprile 1935. Composta in occasione della diffusione di notizie da parte della propaganda fascista relative all'Etiopia, e in particolare della schiavitù ancora vigente, su parte della popolazione abissina. La canzone venne inserita in molte riviste dell'epoca divenendo popolarissima, specie tra le truppe in partenza per l'Abissinia. Una curiosità? Il testo originale fu censurato dal regime in quanto citava la disfatta italiana di Adua (avvenuta nel 1896). 
 
Il sindaco di Limone Piemonte Angelo Fruttero, ha dichiarato all'Ansa: "La nostra - ha detto il primo cittadino - è una località di 1.500 abitanti, ci conosciamo tutti e non abbiamo estremismi né di destra né di sinistra. Non c'è nemmeno una sede di partito. Siamo montanari, viviamo sul turismo e facciamo di tutto per accogliere la gente meglio che possiamo. Sono arrabbiato".


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