CUNEO - 'A molti commercianti non interessano le persone, solo il loro portafogli'

Durante la convention di Confcommercio Cuneo 'Universo Futuro' il filosofo Umberto Galimberti punge la categoria. Sul palco anche l'illusionista Walter Rolfo

Andrea Dalmasso 27/09/2019 14:17

Abbiamo voluto cambiare punto di vista, facendoci osservare da un'altra prospettiva, per capire quale rotta intraprendere. Lo sguardo dell'altro può portare nuova luce sul modo che abbiamo di vedere il nostro tempo e la nostra attività, costringendoci ad uscire dalla nostra “comfort zone”. Oggi il commercio è un'attività bistrattata: il commerciante è visto semplicemente come una persona che guadagna dal passaggio di proprietà dei beni. Il suo ruolo deve invece essere un valore aggiunto, mentre oggi molto spesso la sua mediazione viene considerata superflua, con il proliferare dell'e-commerce. Non dobbiamo però cercare alibi e dare solo le colpe agli altri: a volte siamo noi stessi ad aver “abdicato” dalla nostra funzione”. Con queste parole, con una riflessione sulla realtà attuale del commercio, Luca Chiapella, presidente di Confcommercio Cuneo, ha introdotto nella mattinata di oggi, venerdì 27 settembre, la seconda edizione della “convention di sistema”, intitolata “Universo Futuro”, che si è svolta nella suggestiva cornice del Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo. Ospiti d'eccezione Umberto Galimberti, sociologo, filosofo, psicoanalista e accademico, e Walter Rolfo, artista poliedrico, autore televisivo, conduttore, ma anche mentalista e illusionista.
 
Introdotto dal già citato Luca Chiapella l'intervento di Umberto Galimberti, intitolato “il feticismo del mercato”: un'approfondita riflessione sul ruolo del commercio nella realtà attuale, sull'importanza del denaro e su ciò che rappresenta per la società di oggi. “Oggi non sappiamo più cosa è giusto o sbagliato, non siamo più in grado di distinguere il vero dal falso, conta solo ciò che è utile, ciò che genera business. Non abbiamo un pensiero alternativo, badiamo solo a far di conto, il mercato da mezzo è diventato fine, noi stessi siamo diventati mercato. Se indietro non si può tornare, la domanda da porsi è se possiamo recuperare qualcosa di ciò che abbiamo perduto”. Parlando di crisi del commercio non sono mancate, di fronte alla platea degli associati di Confcommercio, le “stilettate” rivolte proprio ai commercianti stessi: “In diversi slogan pubblicitari si parla di attenzione alla persona da parte delle aziende. E' falso: per molti commercianti non sono importanti le persone, solo i loro portafogli”. Poi una riflessione anche su un tema di stretta attualità come quello dell'immigrazione: “Il razzismo che vediamo ogni giorno nel nostro paese non dipende dal fatto che gli immigrati delinquono, rubano o stuprano, ma dalla nostra consapevolezza di essere biologicamente più deboli. Noi non saremmo capaci di affrontare traversate nel deserto o in barcone e di sopportare la detenzione nei campi di concentramento libici, gli immigrati sì: sono biologicamente più forti, ed è la biologia a fare la storia. Per questo li temiamo”.
 
A chiudere la mattinata l'intervento di Walter Rolfo, che ha alternato dimostrazioni concrete delle sue qualità di mentalista che hanno più volte lasciato il pubblico a bocca aperta a riflessioni sui temi del sogno e dell'impossibile: un invito a non “atrofizzarsi” sugli schemi mentali che siamo abituati a seguire, cercando di stimolare il “pensiero laterale”, di soffermarsi sui dettagli che il primo sguardo ci induce ad ignorare: “Il punto è che dobbiamo lavorare per i nostri sogni, non per soldi. Chi si alza al mattino per i soldi non è felice, lo è chi si alza inseguendo i suoi sogni. Quando diciamo che una cosa è impossibile ci stiamo solo creando un alibi, è un modo per farci scivolare addosso le responsabilità”. Per trasmettere il suo messaggio Rolfo si è servito anche di affascinanti storie di uomini che “hanno reso possibile l'impossibile”: da Jasper Maskelyne, illusionista britannico che durante la Seconda Guerra Mondiale lavorò per i servizi segreti inglesi e per il Genio militare mettendo a punto strategie decisive per le vittorie contro i tedeschi nel nord Africa, al celebre scrittore Stephen King, passando per Roger Bannister, primo uomo della storia a correre un miglio in meno di quattro minuti. Uomini che hanno infranto muri che sembravano indistruttibili, che hanno cambiato il futuro inseguendo i loro sogni: questo, in estrema sintesi, il messaggio rivolto ai commercianti in occasione di questa seconda edizione, per certi versi “alternativa”, della “convention di sistema” di Confcommercio Cuneo.
 
Ad aprire i lavori erano stati i saluti di rito del sindaco di Cuneo Federico Borgna, del presidente di Confcommercio Piemonte Maria Luisa Coppa, del presidente della Fondazione CRC Giandomenico Genta e di Mauro Gola, presidente di Confindustria Cuneo presente anche in rappresentanza della Camera di Commercio. 


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