CUNEO - A Nizza sindaci italiani e francesi per 'rinsaldare i rapporti Italia-Francia' (FOTO)

Anche diversi primi cittadini cuneesi, compreso Federico Borgna, hanno raccolto l'invito di Christian Estrosi

r.c. 15/02/2019 12:40

Dopo le tensioni Italia-Francia delle scorse settimane, numerosi sindaci, sia italiani che francesi, hanno raccolto l'invito del primo cittadino di Nizza Christian Estrosi e si sono riuniti stamattina in place Garibaldi: un grande raduno transfrontaliero “per rinsaldare i rapporti tra la Francia e l’Italia, a partire dalla convinzione che non saranno le reciproche posizioni politiche nazionali a minacciare i legami tra questi due popoli, forti di una storia  comune di amicizia e fraternità”. “Un evento per manifestare il desiderio di pacificazione e continuazione dei buoni rapporti con gli amici italiani”, ha riferito Estrosi.
 
La manifestazione prende spunto dal gesto del sindaco di Cuneo Federico Borgna che giovedì 7 febbraio aveva esposto sul balcone del municipio di via Roma, a fianco del tricolore e della bandiera dell’Europa, anche la bandiera francese. Il vessillo, dopo un fiume di polemiche, era stato poi stato rimosso dalla Prefettura, su ordine della Presidenza del Consiglio. 
 
Al raduno di stamattina a Nizza sono presenti, oltre a Borgna e ad altri sindaci cuneesi (Vinadio, Roccavione, Limone Piemonte e Robilante), anche rappresentanti del mondo economico, culturale, sportivo italiani e francesi per ribadire il rapporto di collaborazione e amicizia che lega i due Paesi. 

Federico Borgna ha anche parlato al pubblico intervenuto in place Garibaldi: “Vogliamo sottolineare la forte determinazione delle nostre comunità a sentirsi amiche, anzi a sentirsi una comunità unica. I momenti di difficoltà servono a farci mettere in ordine le cose importanti: in questi giorni le nostre comunità si sono interrogate molto su quelle che sono le nostre radici comuni. Questo raduno di oggi è stato una bella intuizione del sindaco Estrosi: le nostre comunità oggi presenti testimoniano di voler rispettare le radici comuni. Le persone passano, le radici restano. Il futuro di una comunità è tanto più forte quanto più è capace, questa comunità, di fare tesoro delle proprie origini. Viva la Francia, viva l'Italia, ma soprattutto viva l'Europa!”.


 

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