VINADIO - Acqua Sant’Anna “regala” una mensilità di stipendio ai dipendenti

La decisione assunta dall’ad Alberto Bertone in segno di vicinanza ai lavoratori: “Mi auguro che tanti imprenditori italiani percorrano questa strada”

a.c. 27/07/2022 19:20

La dirigenza di Acqua Sant’Anna spa ha deciso di erogare ai propri dipendenti una mensilità aggiuntiva di stipendio. L’iniziativa assunta dal presidente e amministratore delegato Alberto Bertone è attuata con l’obiettivo dichiarato di “offrire a tutte le famiglie un aiuto concreto per far fronte a questo periodo difficile”.
 
Scrive l’azienda in una nota: “Il momento storico è delicato per tutti: con l’aumento dell’inflazione e la recessione in vista, il potere di acquisto degli italiani si è ridotto generando uno stato generale di grande incertezza. L’aumento delle bollette, del carburante e in generale dei prezzi dei beni alimentari stanno mettendo a dura prova i risparmi delle famiglie. È doveroso poter intervenire concretamente per aiutare i lavoratori e innescare un meccanismo virtuoso che permetta a tutti di avere maggiore fiducia nella capacità di acquisto dei prossimi mesi”. Il bonus Sant’Anna, com’è stato denominato, sarà pari alla retribuzione lorda mensile di ciascun dipendente.
 
“Questo gesto - dichiara Bertone - vuole essere un messaggio di vicinanza a tutti i nostri lavoratori che sono la forza della nostra azienda, un modo per ringraziarli per l’impegno prestato negli ultimi anni particolarmente impegnativi e critici. Vuole anche essere la prima pietra di una strada percorribile da altri, mi auguro tanti, imprenditori italiani, affinché possano premiare i propri dipendenti con un’opportunità economica significativa per affrontare i prossimi mesi”.
 
Sono circa 200 gli addetti impiegati nello stabilimento di Vinadio, quartier generale di un’azienda che è leader europea nel settore delle acque oligominerali con un miliardo e mezzo di bottiglie all’anno. Solo poche settimane fa Sant’Anna aveva annunciato l’imminente sospensione della produzione di acqua frizzante, pari al 30% del fatturato industriale. Motivo della decisione la crescente difficoltà nell’approvvigionarsi di anidride carbonica, che i fornitori hanno dirottato in via prioritaria sul comparto della sanità a fronte dell’aumentata richiesta in questi mesi.

Notizie interessanti:

Vedi altro