Ad ottobre ricominciano le Palestre di Teatro condotte da Elisa Dani presso l’Atlante dei Suoni di Boves. Sono rivolte ad adulti over 18 (senza limiti di età) e a ragazzi 13/18 anni.

La palestra di teatro è un luogo di allenamento e di esercizio che accanto ad una formazione più tecnica (uso della voce, dizione, respirazione, movimento...) approfondisce la sua “ricerca” in un’etica dello STARE (nell’attimo presente ma anche nel Poi). Un Luogo in cui ci si allena ad occuparsi dell’Altro (sia esso pubblico, compagno di scena, personaggio), in cui si lavora ad imparare e poi a dimenticarsi di averlo fatto, per lasciarsi sorprendere, stupire, meravigliarsi dal dire e dal fare. Corpo voce pensiero scrittura creativa sono a servizio di un progetto collettivo in divenire che avrà il suo momento pubblico al termine degli incontri, come restituzione alla comunità del percorso intrapreso. Ogni anno un tema fa da sfondo al lavoro di allenamento e di consapevolezza individuale e collettiva. La scelta del tema si confronta con la contemporaneità e sarà lo spunto per scrivere, condividere idee e pensieri durante tutto il percorso.
La Palestra per gli adulti si terrà il martedì sera dalle 21 alle 23.30 (inizio 10 ottobre) e quella per ragazzi 13/18 il lunedì dalle 17 alle 19 (inizio 9 ottobre)

Per info costi ed iscrizioni elisa dani 334.7334805 - 0171.387454 - undeutrepermarie@yahoo.it.
La prima lezione di prova sarà gratuita ma è obbligatoria l’iscrizione telefonica.

Quest’anno entrambe le Palestre lavoreranno a partire dalle paure dell’animo umano e dal suo desiderare perennemente insoddisfatto che se consapevole, lo porta a mettersi continuamente alla ricerca:

- nel caso della Palestra 13/18 queste ricerca seguirà le tracce di Dorothy e dei suoi compagni nel magico mondo di Oz. “Se parto dal Kansas e arrivo nel Kansas: mi interessa quella traversata interiore e toccare con mano la natura di quel cuore di quel cervello di quel coraggio e naturalmente... di quelle scarpette d'argento... per attraversare.

- la Palestra over 18 prenderà spunto dall’Eptalogia di Hieronymus Bosch di Rafael Spregelburd, autore teatrale argentino contemporaneo e dal suo particolare testo Il Panico che mette a nudo le paure umane di tutti i tempi e la smania di ricerca di una chiave metaforica che apre il mondo dei morti e riporta in vita chi non c’è più: motivo per cui gli uomini la cercano ciecamente “negli intervalli nella musica, nei gesti fatti per niente, nel suono delle parole ammucchiate...”.