BUSCA - All’Ospedale Civile di Busca meno morti che nel 2019: il Covid ha risparmiato la Rsa

Dodici decessi tra gli ospiti dal 1 gennaio, l’anno scorso furono 17 nello stesso periodo. Il presidente Alfieri ringrazia per le donazioni: 25mila euro dai concittadini

Redazione 29/06/2020 07:33

 
Arriva una notizia positiva dall’Ospedale Civile di Busca, che ha attraversato ‘indenne’ l’emergenza sanitaria sebbene l’Hospice gestito dalla Asl - e ospitato nello stesso edificio - avesse dovuto sgomberare i locali tra il 3 aprile e il 21 maggio dopo la scoperta di alcuni casi di Covid-19.
 
L’Ospedale Civile, a differenza di molte altre Rsa della provincia, non ha pagato un triste tributo di vite umane al coronavirus. Sono meno dell’anno scorso, anzi, i decessi registrati: “Dal primo gennaio 2020 ad oggi gli ospiti delle nostre strutture che non sono più con noi sono in totale 12. Nello stesso periodo nel 2019 erano stati 17” informa il presidente della struttura assistenziale, Tommaso Alfieri. “Pur parlando di persone care e non di meri e sterili numeri - precisa inoltre - bisogna comunque notare che - nonostante il Covid - il lavoro svolto dal personale tutto, le precauzioni prese, le restrizioni sugli accessi esterni , la fortuna e il buon Dio hanno permesso che l'indice dei decessi si abbassasse del 30%”.
 
Da segnalare anche l’aiuto ricevuto dall’esterno nei mesi più difficili della pandemia: “Abbiamo ricevuto grazie alla vicinanza dei concittadini, a cui va un grazie dal profondo del cuore, tanti aiuti in denaro, DPI e altri generi quantificabili in 25.000 euro che ci sono serviti e serviranno a coprire il disavanzo che fino ad ora abbiamo quantificato in 160.000 euro”. Il ‘rosso’, spiega il presidente della Rsa buschese, è da ricondurre alle minori entrate (i posti letto non sono stati rimpiazzati con altri ingressi per tutelare gli ospiti già e per la necessità di creare di posti di isolamento) e spese in DPI extra e non prevedibili: per ogni persona in isolamento, il costo extra stimato è di circa 100 euro al giorno solo per i dispositivi di protezione  e il personale.
 
Alfieri, già protagonista di un’accesa polemica con i vertici istituzionali della sanità piemontese, rimarca che per contro “in 120 giorni dall’Asl e dalla Regione abbiamo ricevuto 400 mascherine (di cui 200 inutilizzabili come DPI) e nessun altro tipo di aiuto. In compenso centinaia di mail tra richieste dati e linee guida giunte puntualmente il venerdì sera, le ultime la domenica ‘con effetto immediato’”.
 
Alle famiglie, infine, si ricorda che le visite dei parenti agli ospiti dell’Ospedale Civile sono consentite previo appuntamento e per una durata di quindici minuti.

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