CUNEO - All’ospedale di Cuneo i papà possono assistere al parto

A breve la definizione di un protocollo. La risposta della direzione sanitaria alla lettera di due futuri genitori

Redazione 13/10/2020 12:06

 
 
La direzione Sanitaria dell’azienda ospedaliera Santa Croce e Carle ha risposto a stretto giro di posta alla lettera inviata al nostro giornale da una coppia di ragazzi che aspettano un bambino. I futuri genitori si chiedevano come mai il papà non potrà assistere al parto, ma la risposta della direzione fuga ogni dubbio. "Già oggi il papà può entrare in sala parto - ha scritto l’ospedale di Cuneo in una nota -. Stiamo lavorando per definire a breve termine, un protocollo che individui i percorsi più idonei per garantire la presenza del papà anche successivamente, in totale sicurezza." 
 
Di seguito il testo della lettera aperta ricevuta stamane da Cuneodice.
 
Alla cortese attenzione della direzione sanitaria Santa Croce e Carle di Cuneo, 
Siamo una coppia che a inizio dicembre avrà la fortuna di dare alla luce una nuova vita. Siamo a richiedervi motivazioni del perché ad oggi il papà non può sostenere la mamma dall'ingresso in ospedale fino ad almeno 24 ore dopo il parto, come accade negli ospedali dell'ASLcn2 e tanti altri ospedali. Perché queste differenze?
 
È un diritto della mamma avere il proprio compagno vicino per poter vivere nel modo più sereno possibile il momento difficile del parto e delle prime ore del post parto, dove una mamma è fragile e debole ed ha solo bisogno di supporto. Siamo consapevoli del momento delicato in cui stiamo vivendo, dove probabilmente le priorità non sono queste, ma non capiamo perché alcune coppie sono più fortunate di altre solo perché abitano altrove. I casi covid ci sono dappertutto, negli ospedali ASL cn1 attualmente il papà può stare due ore dopo il parto , addirittura a savigliano 24 ore in caso di cesareo. Perché? In quelle ore non c'è il rischio di contagio? 
 
Noi proponiamo che venga fatto il tampone anche al papà in modo tale che possa entrare in ospedale, consapevole che nel caso in cui uscisse dalla struttura, non potrebbe più rientrare.  Abbiamo contattato diverse mamme che nel giro di questa settimana manderanno le ore istanze per provare a far valere i nostri diritti di genitori. 
 
Nella speranza di essere quanto meno ascoltati, porgiamo cordiali saluti,
 
Mattia Pellegrino 
Cecilia Brignone 

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