CUNEO - Amadeus apre agli agricoltori, la Granda risponde presente

Anche una delegazione di dieci trattori dal Cuneese potrebbe raggiungere Sanremo nei giorni del Festival. Il referente Franco Clerico: "Chieste le autorizzazioni, siamo in attesa di risposte"

La protesta a Cuneo la scorsa settimana

a.d. 06/02/2024 11:15

"Trovo la protesta dei trattori assolutamente giusta, sacrosanta, per il diritto al lavoro e alla tutela del proprio posto di lavoro. Se vengono li faccio salire sul palco”. Lo ha detto Amadeus durante la conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo che inizierà stasera. Un invito che gli agricoltori liguri hanno prontamente raccolto: la protesta, andata in scena la scorsa settimana anche a Cuneo, dovrebbe quindi toccare anche la “Città dei Fiori” proprio nei giorni della kermesse sul palco del teatro Ariston, anche se le modalità sono ancora in via di definizione.
 
Le rivendicazioni sono quelle già esposte nelle scorse settimane: l’intenzione è quella di portare l’attenzione sulle difficoltà del settore, dai rincari alle troppo stringenti normative “green”, oltre alle imposizioni dell’Unione Europea, la tassazione troppo pesante la concorrenza sleale dei Paesi esteri. A raggiungere Sanremo potrebbe esserci anche una delegazione proveniente dalla provincia di Cuneo, sotto il segno del movimento “Agricoltura Indipendente”, lo stesso che ha organizzato la mobilitazione di mercoledì scorso. L’intenzione è portare a Sanremo una decina di piccoli trattori, con a bordo bambini e ragazzini. Spiega Franco Clerico, agricoltore e allevatore di Bastia Mondovì, uno dei referenti del movimento per la provincia di Cuneo: “Ci piacerebbe portare il nostro messaggio, in maniera pacata e pacifica come abbiamo fatto finora. Ci stiamo organizzando, abbiamo preso contatti con la Digos per ottenere le necessarie autorizzazioni, al momento siamo in attesa di risposte”.
 
L’intenzione degli agricoltori cuneesi è di raggiungere Sanremo nella giornata di sabato: “Non perchè è il giorno della finale, non siamo così speculatori, ma semplicemente perchè è un giorno in cui molti bambini non vanno a scuola”.

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