CUNEO - “Amazon a Cuneo? È solo un magazzino, nessun effetto sul commercio”

Il progetto di Scannell sull’area ceduta dal Miac continua a far discutere: “Ma se gli ordini partono da qui o da Palermo non cambia nulla” ribatte l’assessore Serale

in foto: un magazzino di Amazon

Andrea Cascioli 22/12/2021 17:57

Alle porte di Cuneo sta prendendo forma il polo logistico sull’area di oltre 90mila metri ceduta dal Miac all’immobiliare Scannell Properties. Un affare da quasi 4 milioni di euro che la società consortile, partecipata dal Comune e dalla Regione Piemonte, aveva approvato nel novembre dello scorso anno per darsi una boccata d’ossigeno dal punto di vista finanziario.
 
Il permesso di costruzione è stato rilasciato due mesi fa e da allora le ruspe dell’impresa bergamasca Fast srl sono in azione sul primo lotto. Coinvolti anche i proprietari dei terreni confinanti, ovvero la società Porta Rossa di Osvaldo Arnaudo e il Credito cooperativo di Bene Vagienna, che hanno sottoscritto una convenzione con Scannell e Miac per consentire le opere di urbanizzazione. Per ora c’è riserbo assoluto su chi gestirà l’impianto produttivo, ma tutte le tracce portano al colosso delle vendite online Amazon.
 
Ed è proprio di Amazon che si è tornati a discutere nell’ultima seduta del Consiglio comunale, con le interpellanze presentate da Ugo Sturlese di Cuneo per i Beni Comuni e Laura Menardi di Grande Cuneo. “Amazon vende online ogni tipo di prodotto, dunque quello in corso di realizzazione deve essere considerato un polo commerciale e non logistico” sostiene il portabandiera della sinistra civica, chiedendosi inoltre quali potranno essere le conseguenze a fronte per il progetto a fronte della maximulta da un miliardo e 128 milioni di euro che l’Antitrust ha inflitto ad Amazon pochi giorni fa per abuso di posizione dominante: “Con l’operazione Scannell abbiamo risanato in parte il bilancio del MIAC, ma il bilancio si sarebbe potuto risanare senza consumo di suolo mediante nuovi investimenti del Comune”.
 
A tirare per la giacca l’amministrazione comunale è anche Beppe Lauria, che menziona la discussa approvazione della variante 31 per il previsto mega centro sportivo a Tetto Garetto e ricorda come le varie giunte abbiano portato in città “ben tre piattaforme commerciali tra Auchan, Grand’A e ora Amazon senza che nessuno dicesse nulla”. “Probabilmente ci sarà chi troverà modo di affermare che ciò che si sta realizzando porta lavoro alla comunità. - prosegue Lauria - Io continuo a dire che il lavoro lo porta la comunità: i negozi in città stanno chiudendo e non so quanti resisteranno all’ennesima ondata di restrizioni dovute al Covid”. “Non si può difendere il commercio solo con limitate iniziative come la creazione di distretti del commercio, nel confronto con colossi del commercio che ancora oggi godono di vantaggi fiscali, di comunicazione e trasporto non sufficientemente contrastati” osserva Menardi in una diversa interpellanza, chiedendo conto anche delle previste ricadute occupazionali del nuovo sito.
 
L’assessore all’Urbanistica Luca Serale ha risposto a tutti senza lanciarsi in previsioni sull’assetto che il costituendo polo logistico assumerà una volta ultimato. Quel che si sa per certo, ha ricordato, è che si tratta di un magazzino per lo smistamento di spedizioni nel territorio circostante: nessuna vendita né attività che prevedano l’accesso del pubblico, insomma. “Stiamo parlando di un magazzino, che non stravolgerà la dinamica cittadina” ha assicurato Serale, osservando inoltre “chi fa acquisti di questo tipo lo fa indipendentemente dal fatto che il magazzino si trovi a Palermo, a Trento, a Roma o a Cuneo, anche perché lo si fa da un device in casa propria”. Contro il gigante di Bezos, è il senso del discorso, ben poche sono le barriere che un’autorità comunale può opporre. Al di là del melvilliano “I would prefer not to” che le opposizioni da sinistra e da destra tengono da par loro a ribadire.

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