LIMONE PIEMONTE - Anche Cirio al Tenda: "In dieci anni al Governo ministri di diversi colori politici, eppure siamo ancora qui"

Il presidente della Regione è arrivato a Limone al termine della manifestazione organizzata da Confcommercio: "Ora facciamo squadra". Da aprile la quarta coppia di treni sulla Cuneo-Ventimiglia

Alberto Cirio

Andrea Dalmasso 18/12/2023 15:44

La riunione di oggi è stata una riunione utile, all’interno della quale è stato illustrato un cronoprogramma. La conferma di riapertura per giugno ci rincuora, ma l’Italia è un paese complicato, vogliamo seguire passo per passo i lavori in modo che i tempi vengano rispettato”. Lo ha detto Alberto Cirio, intervenuto oggi a Limone Piemonte in occasione della manifestazione organizzata da Confcommercio presso il cantiere del Tenda bis. Il presidente della Regione Piemonte, che aveva partecipato in videocollegamento al vertice in municipio che ha anticipato il presidio, è giunto sul cantiere a protesta conclusa, reduce da una precedente visita ai lavori per la Tav: “Sono in ritardo, ma era importante che la Regione fosse qui oggi, insieme a qui quotidianamente subisce le conseguenze di questa situazione”, ha detto il governatore. Per la Regione era presente anche l'assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti Marco Gabusi.
 
Sul posto anche il commissario straordinario per l'opera Nicola Prisco, che ha riconfermato e garantito la riapertura della nuova galleria a senso unico alternato a giugno del 2024, smentendo quindi i timori di nuovi ritardi emersi nelle scorse settimane (timori che avevano portato all’organizzazione della manifestazione odierna). “Dobbiamo fare squadra comune, - ha detto Cirio - utilizzando il modello Cuneo: il modello dei Riba, dei Dardanello, dei Borgna, dei Crosetto, dei Quaglia, quello secondo cui non ci sono distinzioni politiche, in cui non si puntano le dita per dare colpe. Questo è un cantiere che c’è da più di dieci anni: un tempo in cui hanno governato tanti ministri di diverso colore politico, eppure siamo ancora qua. Non è sempre necessario distribuire colpe: assumiamoci la responsabilità di finire quest’opera”. Chiaro il riferimento allo scambio di accuse dei giorni scorsi tra Chiara Gribaudo (PD) e Giorgio Bergesio (Lega), entrambi presenti a loro volta alla manifestazione di oggi. “La Regione non ha competenza diretta, ma insieme ai Sindaci e alle associazioni di categoria può fare massa critica perchè si arrivi alla conclusione dei lavori”, ha detto ancora Cirio.
 
Il presidente della Regione, dal canto suo, non si arrende all’apertura a senso unico alternato, altro “paletto” confermato oggi stesso da Prisco: “Dobbiamo tenere a mente la data di giugno, e nel frattempo lavorare perchè quello che oggi sembra impossibile, l’apertura a doppio senso della nuova canna, sia studiato fino all’ultima opzione percorribile: se c’è un’opzione percorribile, percorriamola. In questo ho intenzione di coinvolgere anche il Politecnico”.
 
Cirio ha poi annunciato l’introduzione di una nuova corsa sulla Cuneo-Ventimiglia: “Da aprile avremo la quarta coppia di treni, con partenza al mattino alle 8.41 e ritorno pomeridiano, con orario specifico da definire”.
 
Abbiamo sbloccato la Tav che era ferma, l’Asti-Cuneo verrà conclusa entro la fine del 2024, ce la faremo anche qui grazie al modello Cuneo: non c’è destra o sinistra, sopra o sotto, ma c’è un territorio compatto. Un territorio che da sempre paga tanto e riceve poco, è il momento di invertire questa tendenza”, ha concluso il presidente della Regione.

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