Nuovi prestigiosi investitori per Satispay, la piattaforma di pagamenti mobile fondata dai cuneesi Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta. L’azienda ha infatti annunciato un round di finanziamenti da 93 milioni di euro: 68 milioni derivano da un aumento di capitale, 25 dall’acquisto di quote in capo a precedenti investitori, come riferisce Il Sole 24 Ore. Nel libro dei soci sono entrati, tra gli altri, TIM Ventures, il corporate venture capital di TIM (20 milioni), Tencent, la web company cinese dietro l’app WeChat (quota da 15 milioni), il fondo californiano Square (15 milioni), il quale fa capo al fondatore di Twitter, Jack Dorsey, e Lgt Lighstone, parte di Lgt Capital Partners, il più grande gruppo familiare di private banking e asset management al mondo.

 

La raccolta è andata ben oltre le aspettative, con l’obiettivo che era stato fissato dalla società a 50 milioni: ora il valore dell’azienda post investimento è di 248 milioni di euro. I finanziamenti andranno a sostenere la crescita di Satispay nel mercato italiano, dove l'app ad oggi conta oltre 1,3 milioni di utenti e più di 130 mila esercenti, ma anche l'espansione in Europa, a partire dai Paesi in cui ha già è presente, Lussemburgo e Germania. Durante gli ultimi mesi, anche grazie all’aumento dei pagamenti elettronici dovuti alla pandemia, Satispay ha visto un forte incremento nelle iscrizioni e nell’utilizzo dell'app, arrivando a contare quasi 450 mila nuovi utenti e 35 mila nuovi esercenti affiliati nei primi dieci mesi del 2020, tra cui importanti gruppi come Carrefour, Auchan, Autogrill, Mondadori e KFC.

 

“L’ingresso di nuovi investitori ci aiuterà a perseguire l’obiettivo di diventare il nuovo network di pagamento di riferimento a livello europeo”, ha commentato Alberto Dalmasso, intervistato da Forbes. Spiegando l’operazione a “Repubblica”, invece, il cofondatore di Satispay ha annunciato l’intenzione di far crescere l’organico dell’azienda, dagli attuali 120 collaboratori fino a 300 persone: "Raddoppieremo il team nell'arco di un anno, triplicheremo in due".