VALDIERI - Anche la valle Gesso si lecca le ferite dopo l'alluvione: 'Si rischiano danni economici incalcolabili'

Problemi anche in quota, tra passerelle crollate e sentieri compromessi. Ieri il sopralluogo di Flavio Gastaldi (Lega) insieme a sindaci e vertici del Parco Alpi Marittime

Una delle foto pubblicate su Facebook dai gestori del Rifugio Valasco

a.d. 05/10/2020 09:33

Oltre alle valli Vermenagna e Tanaro, quelle colpite più violentemente dall’alluvione di venerdì 2 e sabato 3 ottobre, anche l’alta valle Gesso sta facendo la conta dei danni provocati dall’acqua. Ieri, domenica 4 ottobre, il deputato cuneese della Lega e Sindaco di Genola, Flavio Gastaldi, ha effettuato alcuni sopralluoghi nella zona insieme al presidente del Parco Alpi Marittime Piermario Giordano, e al suo vice Andrea Bodino. Ad accompagnarli i sindaci di Entracque Gianpietro Pepino, di Valdieri Giacomo Gaiotti e il presidente dell’Unione Montana Alpi del Mare Paolo Renaudi.
 
In molti tratti la strada che porta a San Giacomo di Entracque è stata completamente cancellata (la strada, di competenza provinciale, è chiusa dal chilometro 5, in corrispondenza del bivio per il lago delle Rovine), così come è danneggiata e intransitabile, sia alle auto che ai pedoni, la strada per le Terme di Valdieri a monte di Tetti Gaina. Il ponte sul Gesso della Barra a San Giacomo è stato spazzato via e così pure è crollato il ponte a monte delle Terme di Valdieri. 
 
Danni anche per la rete sentieristica dell’alta valle, come segnalato dai gestori del Rifugio Valasco in un post pubblicato su Facebook: “Quasi tutte le passerelle di accesso ai valloni laterali della Valletta sono state portate via dai corsi d'acqua. I sentieri (soprattutto sotto i 2000 metri) sono stati parzialmente colpiti”. Poi un accorato appello agli amanti della montagna: “Vi invitiamo a non intraprendere escursioni nella zona”. 
 
Dopo il sopralluogo di ieri, il deputato della Lega Flavio Gastaldi ha fatto il punto in una nota: “Occorreranno risorse importanti, come ricordano il presidente dell’Unione Alpi del Mare Paolo Renaudi e i sindaci Gaiotti e Pepino, saranno necessarie risorse ingenti, di gran lunga superiori a quelle che sono stanziate tutti gli anni a favore delle Unioni Montane a per la prevenzione e la gestione del dissesto idrogeologico. Serve un intervento deciso della Regione e dello Stato con lo stanziamento di fondi adeguati. I territori della valle Gesso rischiano danni economici incalcolabili. In ogni caso la ricostruzione richiederà tempo, anche in virtù delle caratteristiche del territorio, in cui durante la stagione invernale è di fatto impossibile lavorare. Non possiamo lasciare le nostre vallate e i loro Sindaci da soli. Senza un intervento rapido e importante i nostri territori rischiano seriamente di non risollevarsi da quella che appare sempre più come una vera catastrofe ambientale ed economica".

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