CUNEO - Anche nel Cuneese problemi nell'ottenimento del 'green pass' per i guariti dal Covid

Secondo quanto dichiarato dal Sisp agli utenti si tratta di "un problema di comunicazione tra sistemi informativi piemontesi e ministeriali". E intanto i disagi si moltiplicano

s.m. 07/07/2021 17:23

 
L’erba del vicino è sempre la più verde, tanto più ai giorni nostri quando si parla del cosiddetto green pass. A una settimana di distanza dalla sua entrata in vigore in tutta Europa, la versione comunitaria del Digital Green Certificate è tutt'altro che lo strumento auspicato per viaggiare liberamente in Europa. Il documento - spettante di diritto a chi è stato vaccinato, è guarito o si è sottoposto a un tampone entro le 48 ore dal controllo - pare infatti impigliato in diversi nodi che ne rendono l'uso decisamente più complesso del previsto a causa delle normative differenti tra i diversi stati UE (in particolare per chi ha ricevuto solo la prima dose di vaccino) e soprattuto, per quanto riguarda l’Italia, la situazione è in fase di stallo per quanto riguarda i guariti dal Covid. 
 
Sulla carta infatti il pass spetterebbe a coloro che hanno superato la malattia nei sei mesi precedenti. Tuttavia, a 7 giorni dall'entrata in vigore del ‘green pass’, in pratica non ne è in possesso quasi nessuno. Il motivo è di ordine burocratico: le Asl devono caricare sulla piattaforma che consente di ottenere il pass tutte le certificazioni di guarigione rilasciate nei mesi scorsi. Un lavoro che a quanto pare sta avendo non pochi intoppi e l’Asl CN1 e la Regione Piemonte non fanno eccezione: chi ha contattato il SISP si è sentito rispondere che “ci sono problemi di comunicazione tra sistemi informativi piemontesi e ministeriali”. Un barlume di speranza è dato dal fatto che, a quanto asserito dall’ufficio di corso Francia le anomalie dovrebbero essere risolte nel giro di qualche giorno, ma intanto la stagione delle vacanze estive è cominciata e i disagi per chi viaggia sono molteplici, così come le segnalazioni giunte in redazione. E chi se la prende in tasca, nonostante passino gli anni, è sempre il Monsù Travet di turno.
 
 

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