VALDIERI - Armando Erbì replica alle associazioni ambientaliste: 'Quanto hanno riportato è palesemente falso'

Cai, Legambiente e Pro Natura avevano definito 'illegittima' la nomina dell'ex candidato sindaco di Chiusa Pesio nel Consiglio Direttivo del Parco Alpi Marittime

Erbì (a destra) insieme ai sindaci di Chiusa Pesio e Tenda, Baudino e Vassallo

a.d. 14/01/2020 15:36

“Con amarezza prendo atto di queste contestazioni che arrivano a partita giocata: ma mi chiedo perché non prima? Le regole del gioco sono il sale della democrazia e si rispettano sino in fondo anche quando le singole aspettative non trovano riscontro”. Ieri alcune associazioni ambientaliste – Cai, Pro Natura e Legambiente Cuneo – avevano criticato la sua candidatura per il Consiglio Direttivo delle Aree Protette delle Alpi Marittime, oggi Armando Erbì ha deciso di replicare. Secondo le tre associazioni – che avevano proposto il nome di Daniele Cavedal - la scelta di Erbì sarebbe illegittima, “in quanto non rappresentativa della componente maggioritaria delle associazioni operanti a livello locale”.
 
Secondo l'ex candidato sindaco di Chiusa Pesio, però, “la legge Regionale in nessun modo indica criteri di rappresentatività territoriale in base ai numeri degli associati o altro”. Quanto riportato dalle tre associazioni, sostiene Erbì, è “palesemente falso”. “La legge – prosegue Erbì - parla di rappresentatività esclusivamente per le associazioni agricole in quanto non esiste, a differenza di quelle ambientaliste, un albo nazionale”. Le “accuse” delle tre associazioni riguardavano poi le competenze del consigliere comunale chiusano in tema di ambiente. Accuse che Erbì rispedisce al mittente: “Il sottoscritto, nei 5 anni prima come Presidente e poi come commissario dell’estinto Ente Parco del Marguareis, ha collaborato alla realizzazione del Fito-Depuratore al servizio del Rifugio Garelli del CAI di Mondovì. In collaborazione con la LIPU, grazie ad uno stretto rapporto con l’allora Presidente Fulvio Mamone Capria, attuale segretario del Ministro Costa, abbiamo realizzato il nuovo ingresso dell’Oasi di Crava e Morozzo, sistemato la foresteria e alcune aree umide, tutto questo  per citare alcune iniziative finalizzate alla salvaguardia degli ambienti naturali e alla valorizzazione delle Riserve e dei Parchi. Come consigliere del nuovo Ente di Gestione mi sono occupato di temi importanti legati al recupero di percorsi quali la Ciclovia del Duca e quella delle Alpi del Mediteraneo in stretta collaborazione con il Settore Montagna e Foreste della Regione Piemonte”. 
 
Erbì snocciola infine alcuni numeri relativi alla sua nomina nel Consiglio direttivo delle Aree Protette delle Alpi Marittime: “E' tutto molto chiaro: si poteva presentare una candidatura per ogni associazione riconosciuta e iscritta all’albo del Ministero. Nella recente Comunità del Parco, sono stato presentato da FIAB Onlus, la candidatura ha ottenuto 22 voti su 25 votanti contro i 3 del candidato CAI e altri (Cavedal, ndr). E’ evidente che l’alto consenso ottenuto premia il lavoro svolto sul territorio in stretta sinergia con gli amministratori locali e a favore di tutto il mondo ambientalista”.
 

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