CUNEO - Arriva il fondo di emergenza per le piscine: “Aiutare i gestori contro il caro bollette”

L’annuncio del presidente della Regione Alberto Cirio: “Lavoreremo per trovare tutte le strade possibili, ne va del futuro e della vita di tante famiglie”

Redazione 06/02/2022 18:34

La Regione Piemonte istituirà un fondo di emergenza per aiutare i gestori delle piscine, in forte difficoltà per il rincaro dei costi energetici dopo il lungo stop e le altre restrizioni imposte dalle norme anti Covid.
 
Lo ha annunciato il presidente Alberto Cirio in occasione della tavola rotonda organizzata, oggi a Torino, dal comitato regionale della Fin (Federazione italiana nuoto). Alla riunione hanno partecipato anche il vicepresidente del consiglio regionale Franco Graglia e la consigliera regionale Alessandra Biletta.
 
“Quello delle piscine è uno dei settori che più hanno pagato le conseguenze della pandemia nel mondo sportivo, tra i primi a interrompere le attività e tra gli ultimi a ripartire - sottolinea Cirio -. Parliamo di un mondo che dà lavoro a tantissime persone e che ora viene ulteriormente colpito dai rincari che il costo dell'energia ha portato nelle bollette e nei costi di mantenimento, che per questi impianti sono estremamente elevati con le utenze che arrivano al 40% delle spese complessive per garantirne il funzionamento”. “Lavoreremo insieme all'assessore allo Sport Fabrizio Ricca - aggiunge Cirio - per trovare tutte le strade possibili, sia a livello nazionale che regionale, per aiutare il comparto ad affrontare questa situazione. Da una parte sollecitando il governo, affinché vengano stanziati dei ristori che tengano conto di questa criticità, dall'altra istituendo un fondo di emergenza regionale che possa essere di supporto, anche coinvolgendo le grandi aziende produttrici di energia”.
 
Inoltre, la Regione “attraverso uno specifico ordine del giorno in Consiglio regionale” si attiverà - conclude il presidente Cirio - per una sinergia tra governo, regioni, Anci per gli enti locali e Coni: “Ne va del futuro e della vita di tante famiglie, ma anche dei nostri impianti che hanno bisogno di essere vissuti e di restare aperti, perché ancor peggio dell'usura del tempo c'è quella del non utilizzo”.

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