CUNEO - Ascensore inclinato, quanto ci costi? “Ogni ora in più vale 12mila euro”

Molti frequentatori della piscina chiedono di prolungare l’orario di apertura. Ma il problema è trovare i soldi: il Comune spende già oggi 160mila euro all’anno

Andrea Cascioli 29/03/2023 18:18

L’ascensore inclinato di Cuneo ha festeggiato da poco i 121mila chilometri percorsi: tre volte la circonferenza della Terra, fa sapere il Comune, calcolando oltre un milione e 800mila corse dalla sua messa in funzione nel 2009. Segno che, nonostante gli innumerevoli intoppi, la “navicella” tra le basse di Gesso e l’altopiano piace.
 
Tanto che ci si chiede se non si possano allungare gli orari da apertura, in modo da farli coincidere - almeno - con quelli della piscina comunale: “L’ascensore è attivo fino alle 20, ma la piscina è aperta fino alle 21,30” fa notare Nello Fierro (Cuneo per i Beni Comuni), autore di un’interpellanza in tema nell’ultimo Consiglio comunale. L’assessore alla Mobilità Luca Pellegrino fa sapere che la problematica è nota agli uffici, perché sono arrivate varie mail che chiedevano appunto di posticipare la chiusura: “Il problema è che non è un normale ascensore, ha bisogno di un monitoraggio continuo da remoto e di una squadra che possa intervenire con tempestività in caso di blocco”.
 
La gestione ordinaria costa al Comune 120mila euro all’anno, più 40mila euro di manutenzione: quindi circa 160mila euro in totale. La scelta di mantenere gli attuali orari (dalle 7,30 alle 20 nei giorni feriali, dalle 10 alle 20 di domenica e nei festivi), aggiunge Pellegrino, “è frutto dell’analisi fatta nel corso degli anni. Abbiamo visto oltretutto che l’utilizzo dopo le 19 crolla del 30/35%”. Alla ditta che gestisce l’ascensore inclinato è stato chiesto quanto costerebbe tenerlo aperto fino alle 21: ogni ora aggiuntiva, rispondono, costa 12mila euro in più all’anno. Prolungare il servizio fino alle 22 quindi vorrebbe dire trovare altri 30mila euro: “Siamo in una situazione particolare perché questo ascensore è pagato dall’amministrazione, sebbene potrebbe essere considerato trasporto pubblico locale. Una scelta fatta nove anni fa, diversa da quanto accaduto, per esempio, per la funicolare di Mondovì”.
 
Onori e oneri: il Comune è libero di prolungare l’orario (lo si è fatto l’estate scorsa, in occasione degli spettacoli di Zoè in Città, come anche per Straconi e Fiera del Marrone), cosa che non potrebbe fare se non pagasse la gestione. D’altro canto, appunto, tocca sobbarcarsi ogni spesa: “Nel 2024 - conclude Pellegrino - scadrà l’appalto del trasporto pubblico locale. A quel punto dovremo decidere se chiedere all’Agenzia della Mobilità regionale di prendere in carico l’ascensore: libereremmo 160mila euro di spese correnti, consci però di non avere più libertà di scelta”.

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