CUNEO - Assegnate la deleghe ai consiglieri provinciali: Flavio Manavella vicepresidente

Il Consiglio provinciale, insediatosi a novembre scorso, è sceso da 12 a 11 membri per effetto della decadenza del sindaco di Demonte Laura Porracchia

22/02/2019 10:42

Dopo la composizione del nuovo Consiglio provinciale i cui membri sono scesi di recente di numero da 12 a 11 per effetto della decadenza dalla carica di sindaco di Demonte di Laura Porracchia, il presidente della Provincia Federico Borgna, nell’ambito delle sue funzioni, ha conferito le deleghe per materia ai consiglieri provinciali.
 
Oltre alla conferma di Flavio Manavella alla carica di vice presidente, Borgna gli ha assegnato la delega ai Lavori Pubblici (Viabilità Reparto Saluzzo) e Cave. Di seguito le altre deleghe ai consiglieri provinciali: Simone Alberto: Protezione Civile; Massimo Antoniotti: Viabilità (Reparto Alba) e Urbanistica; Carla Bonino: Turismo, Parchi e Foreste, Montagna; Pietro Danna: Sport e Politiche giovanili, Trasporti, Caccia e Pesca Vigilanza e Servizio Antisofisticazione vinicola; Giorgio Lerda: Programmazione e Bilancio; Annamaria Molinari: Viabilità (Reparto Mondovì) e Rapporti con enti e istituzioni aventi causa nella vicenda Acna-Valle Bormida e sito di interesse nazionale ex Acna di Cengio; Roberto Passone: Personale, Tutela del territorio, Gestione risorse del territorio, Via; Milva Rinaudo: Istruzione, Edilizia scolastica, Programmazione europea; Rosita Serra: Coesione sociale, Pubblica Tutela, Volontariato, Servizio civile,  Pari opportunità, Cultura; Bruno Viale: Viabilità (Reparto Cuneo), Acque Minerali e Termali.
 
Al presidente Borgna restano le seguenti competenze: Affari generali, Avvocatura, Gestione del patrimonio, Associazioni e organismi partecipati e tutto quanto non espressamente previsto nella suddetta elencazione. Ai sensi della legge 56 del 2014 i consiglieri titolari di deleghe, che operano comunque con il principio della collegialità, approfondiscono le singole problematiche e relazionano nel merito al presidente e al Consiglio provinciale per l’adozione degli eventuali provvedimenti, non potendo impegnare l’amministrazione salvo specifico mandato del presidente.


c.s.

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