CUNEO - Asti-Cuneo, il piano di Toninelli convince la Granda: presidio sospeso e commenti positivi

Lavori conclusi entro il 2022 con un risparmio di 213 milioni. Borgna: 'Impegni chiari'. Perplessità da Chiamparino e Balocco

Samuele Mattio 19/03/2019 11:31

 
La visita istituzionale effettuata ieri, lunedì 18 marzo, dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli in provincia di Cuneo, seguita da tutti i principali organi d'informazione nazionali e che ha visto una folta partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria, sembrerebbe aver colpito favorevolmente l'opinione pubblica. Il condizionale è d'obbligo perché è lo stesso modo verbale usato da Toninelli quando ha tolto il velo al piano per l'Asti-Cuneo, 'core business' della gita governativa nella Granda. “I lavori dovrebbero partire entro l'estate” ha detto il titolare del dicastero delle infrastrutture all'uscita dall'incontro in Prefettura, dove ad attenderlo c'era un fitto capannello di giornalisti. 
 
Le certezze sono che il progetto resta lo stesso (due lotti e 350 milioni di spesa) e che il concessionario si è detto pronto a partire con i lavori. Qual è la nuova 'road map' tracciata dal Governo? “La concessionaria ci ha mandato oggi (ieri n.d.r.) i documenti, se riusciamo a elaborarli li mandiamo al pre-Cipe di mercoledì 20 marzo per andare al Cipe al 4 di aprile – ha spiegato Toninelli agli amministratori presentatisi in massa davanti al palazzo del Prefetto -. Se tutto va bene entro l'estate potremo finire gli espropri sul primo lotto, loro (dal concessionario n.d.r.) dicono che in 36 mesi concluderanno l'opera”. 
 
Come si è arrivati allo sblocco della trattativa? Il piano sembra più convincente rispetto a quello previsto dall'ex ministro Delrio che prevedeva 4 anni di proroga della concessione sulla Torino-Milano in cambio del completamento della A33. Con la nuova soluzione Gavio si impegna a completare lavori per l'autostrada ottenendo in cambio un valore di subentro nel caso non vincerà la gara sull'A4. Non essendo più previste proroghe e non prefigurandosi possibili aiuti di stato non sarebbero più necessari passaggi in Europa, anche se Sergio Chiamparino e Francesco Balocco hanno espresso perplessità su questo aspetto: “Non sono sicuro che sia così -  ha commentato il Governatore, che comunque ha gradito la visita governativa - È positivo che Conte e Toninelli abbiano assunto in prima persona un impegno su una vicenda che da tanti anni è una ferita aperta in questa parte vitale del Piemonte”. In ogni caso, a prescindere dalle tempistiche, si tratterebbe di bel risparmio per le casse pubbliche, quantificato in 213 milioni di euro secondo fonti governative.
 
Se tutto andrà come previsto i lavori dovrebbero essere conclusi entro il 2022. Un piano operativo che sembra aver convinto i rappresentanti del territorio, a partire dal presidente della provincia Federico Borgna: “Possiamo dirci soddisfatti dell’incontro. Dal Governo sono arrivati impegni chiari e tempistiche certe –  ha dichiarato il primo cittadino cuneese -. L’avanzamento dei lavori sarà monitorato da un gruppo di lavoro che si riunirà periodicamente. Credo che la mobilitazione del territorio abbia sortito un grande risultato, con oggi il presidio ha raggiunto il suo obiettivo e verrà sospeso. Adesso verificheremo tutti insieme che gli impegni presi vengano rispettati”. Oltre che dal sindaco di Cuneo un plauso all'azione del Governo è arrivato anche dalle associazioni di categoria con Confindustria in testa. 
 
Il tracciato dell'autostrada Asti-Cuneo potrebbe essere dunque essere concluso nel 2022, a 32 anni dall'accordo firmato da Anas e dalla concessionaria Satap (Gavio) per l'avvio dei lavori. Il primo tratto è stato aperto nel 2005, ma per concludere l'opera mancano ancora 9 chilometri: dopo le parole, le quali hanno avuto goduto di largo consenso, è ora di passare ai fatti. La provincia di Cuneo non ha più tempo (e voglia) di aspettare.
 

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