CUNEO - Asti-Cuneo, nuovo incontro a Torino: si punta ad avere l'ok della Soprintendenza il 24 febbraio

Nei prossimi giorni la concessionaria invierà la documentazione richiesta, poi un nuovo confronto. Cirio e Gabusi: "L'opera sta ricevendo la massima attenzione dei ministri Sangiuliano e Salvini"

Redazione 13/02/2023 16:52

"Un incontro positivo e operativo, che ha consentito di affrontare nel merito le criticità sollevate nei giorni scorsi dai tecnici del Ministero della Cultura, quello che si è svolto oggi a Torino presso gli uffici della Soprintendenza". È quanto si legge in un comunicato diffuso oggi pomeriggio, lunedì 13 febbraio, dalla Regione Piemonte: il tema è quello dell'Asti-Cuneo, dopo le nuove "ombre" emerse la scorsa settimana. La riunione fa seguito al tavolo svoltosi giovedì scorso a Roma su convocazione del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che - proseguono dalla Regione - "a testimonianza della ferma volontà di completare quest’opera strategica, oggi ha voluto inviare a Torino il direttore generale del Ministero Mario Turetta, proprio per vigilare e seguire direttamente il buon andamento della procedura". Presenti all’incontro la Regione Piemonte insieme ai rappresentanti della società concessionaria dell’Asti-Cuneo.
 
È stato ribadito che i rilievi sull’ultimo lotto non riguardano criticità strutturali o relative al progetto attuale, che prevede il tracciato in esterno, ma la necessità di integrazioni documentali sulle motivazioni di impatto ambientale ed è stato definito il cronoprogramma.
 
Entro la settimana la società concessionaria invierà la documentazione integrativa - sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Marco Gabusi - e il 24 febbraio è in programma l’incontro, che ci auguriamo definitivo, per procedere con il via libera finale all’ultimo lotto di quest’opera strategica, che non può più attendere. Una infrastruttura che sta ricevendo la massima attenzione del ministro Sangiuliano e del ministro Salvini e di questo li ringraziamo, perché testimonia la loro consapevolezza dell’importanza di quest’opera per il Piemonte e per l’Italia”.

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