CUNEO - Asti-Cuneo, Prandi: “Dopo anni di ritardi è il momento della responsabilità, non della propaganda”

Il commento del segretario provinciale di Azione: “Senza il completamento dell’opera, l’autostrada non è in grado di dare risposte reali ai territori interessati”

Giacomo Prandi

29/12/2025 15:46

Sono soddisfatto che l’autostrada Asti-Cuneo si avvii finalmente verso la conclusione, ma parlare di celebrazioni è del tutto fuori luogo. Dopo anni di ritardi e con un’opera ancora incompleta, è il momento della responsabilità, non della propaganda”, lo dichiara Giacomo Prandi, segretario provinciale di Azione Cuneo, commentando l’apertura di un nuovo tratto della A33. “Mancano ancora opere fondamentali – prosegue Prandi – come l’interconnessione di Alba e tutte le infrastrutture complementari come la strada di collegamento tra Vaccheria e Baraccone che renderebbero davvero funzionale e utile questo collegamento. Senza di esse, l’autostrada resta limitata e non in grado di dare risposte reali ai cittadini e ai territori interessati. Sperando che i lavori per finire e garantire la doppia corsia su tutto il tratto, previsti per essere completati in primavera, finiscano davvero in quella data”. Azione sottolinea come questa vicenda sia il simbolo di un modello sbagliato: “Le diverse amministrazioni territoriali e nazionali che si sono susseguite, si sono sempre dimostrate forti con i cittadini, che continuano a pagare tariffe alte, e debole con i concessionari, che per anni non hanno rispettato tempi e investimenti. Il risultato è un’infrastruttura costosa, realizzata con colpevole lentezza e con meccanismi finanziari discutibili – come l’implementazione iniziale del free-flow – che scaricano i costi degli errori politici direttamente sulle comunità locali”. “Il ringraziamento va agli operai e a tutti i lavoratori che in questi anni hanno permesso la costruzione di quest’opera, e ai cittadini che hanno pagato – e continueranno a pagare – il prezzo delle mancanze della politica. Il territorio non ha bisogno di tagli di nastro, ma di infrastrutture vere, complete, moderne. Come Azione continueremo a vigilare fuori e dentro le istituzioni, come già fatto sul tema, perché le promesse diventino finalmente realtà”.

c.s.