Riceviamo e pubblichiamo.
Gentile Direttore,
sono un elettore di “Centro per Cuneo” e Le scrivo con grande amarezza dopo aver appreso del mancato sostegno all’ordine del giorno contro l’aumento dell’addizionale IRPEF deciso dalla Regione Piemonte.
Parlo da cittadino e da contribuente: questo aumento colpisce in pieno noi del ceto medio, famiglie e lavoratori che ogni mese fanno i conti con spese sempre più pesanti e stipendi che certo non crescono allo stesso ritmo. Quella stessa fascia sociale che certa destra ama esibire come “la sua gente”, salvo poi penalizzarla nei fatti.
Mi sarei aspettato una posizione diversa dai consiglieri di “Centro per Cuneo”, una lista civica nata con l’idea di rappresentare la comunità e non di seguire ordini di partito o di allinearsi ai giochi di potere della destra regionale. E invece li abbiamo visti votare contro un atto che, al di là delle appartenenze, aveva il solo obiettivo di difendere i cittadini cuneesi.
È difficile non pensare che ci sia dietro una strategia politica, magari per accreditarsi nei salotti del potere regionale. Ma se questo è il prezzo da pagare per farsi accettare, mi chiedo: ne vale davvero la pena? Perché il conto, alla fine, non lo pagheranno i politici, ma noi cittadini.
Con amarezza,
un (ormai ex) elettore di “Centro per Cuneo”