CUNEO - 'Avrei prorogato le misure fino al 20 aprile: non dobbiamo abbassare la guardia'

Il commento del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: 'Abbiamo appena iniziato ad avere dati positivi, non dobbiamo vanificare gli sforzi'

Redazione 02/04/2020 10:12

Tutte le restrizioni in vigore restano valide fino al 13 aprile. Io avrei proposto il 20 aprile, l’ho fatto nei confronti che ci sono stati in questi giorni”. Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio nel corso di una diretta Facebook nella serata di ieri, mercoledì 1° aprile, poco dopo la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. 
 
Abbiamo avuto solo in questi giorni i primi veri dati positivi, - ha spiegato Cirio - non possiamo abbassare la guardia. Dobbiamo guardare a quel che sta succedendo in Cina e a Hong Kong, con i “contagi di ritorno” e nuove ondate. Già stiamo vivendo un incubo, una “ricaduta” diventerebbe davvero difficile da gestire. Non possiamo vanificare gli enormi sforzi che la nostra sanità sta facendo”. 
 
Il presidente della Regione Piemonte si è poi soffermato sulla circolare del Ministero dell’Interno di due giorno orsono (già smentita anche dal premier Conte) che sembrava consentire le discusse “passeggiate con i bambini”: “Una circolare infelice, per questo come Regione abbiamo subito comunicato che quelle disposizioni qui non erano valide: in Piemonte l’unica regola è restare a casa, uscendo solo per ragioni di assoluta urgenza o emergenza. E’ per questo che i contagi stanno rallentando, non ci sono altre ragioni”.
 
A proposito di rallentamento della diffusione del Coronavirus, il presidente ha illustrato alcuni numeri: “Il tempo di raddoppio dei contagi in Piemonte è passato da due giorni e mezzo a otto giorni. Negli ultimi due giorni inoltre abbiamo registrato un saldo negativo dei posti letto occupati in terapia intensiva: oggi sono due meno di ieri”.

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