CUNEO - Avviata la 'road map' di Toninelli: l'Asti-Cuneo all'ordine del giorno del prossimo CIPE

Il Comitato Interministeriale si riunirà giovedì 4 aprile. Stamane a Roma anche Balocco che continua a palesare dubbi sull'ok dalla Commissione Europea alla Concorrenza

s.m. 20/03/2019 14:01

La 'road map' di Danilo Toninelli per il completamento dell'A33 è partita. Si è svolta stamane, mercoledì 20 marzo, la riunione 'pre'CIPE che ha inserito la proposta del Ministero dei Trasporti per il completamento dell'Asti Cuneo all'ordine del giorno del prossimo Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, in programma giovedì 4 aprile.

A Roma, presso la Sala Verde di palazzo Chigi, anche l'assessore regionale ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco: "Nel mio intervento ho espresso soddisfazione per il fatto che finalmente il Governo abbia portato la questione in CIPE, ma ho anche chiesto se fosse già stata acquisita una preventiva autorizzazione da parte della Commissione Europea alla Concorrenza - ha commentato l'ex sindaco di Fossano -. Su questo non vi è stata risposta e quindi resta il forte dubbio che l'accordo con il concessionario, che ha ottenuto un incremento del valore del subentro sulla A4 allo scadere nel 2026 (avvantaggiandolo significativamente nella futura gara), possa configurarsi come aiuto di stato e quindi essere bloccato dalla Commissione stessa. Una questione non da poco che peserà su questa proposta che ottiene il medesimo risultato della precedente (nessun costo per i contribuenti e nessun aggravio immediato per gli utenti)".  

Al momento, se non ci fossero intoppi in Europa, manca ancora il parere di ART (l'Autorità di regolazione dei Trasporti) e del NARS (Dipartimento per la programmazione e coordinamento della Politica Economica), oltre che del CIPE stesso.
 
Balocco ha poi aggiunto: "Nulla è stato detto sulle opere compensative richieste dal territorio a partire dalla messa in sicurezza della SP7 o della tangenziale di Asti. Tuttavia risulta evidente che se i 350 milioni graveranno sul subentro, il nuovo concessionario (qualora non fosse Gavio) dovrà comunque rientrare dell'importo e lo potrà fare solo attraverso un incremento dei pedaggi o con minori investimenti anche per la manutenzione. Una complicazione che speriamo non vanifichi le promesse di vedere finalmente partire i lavori".
 

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