Dopo due anni di difficoltà legate alla pandemia, baristi e ristoratori possono tornare a sorridere. Da inizio mese ai clienti è consentito varcare la porta senza mascherina e, nonostante i lavoratori siano ancora obbligati a indossare i dpi sino al 30 giugno, l’aria che si respira all’interno dei locali sembra tornata ai livelli pre-Covid (al netto degli impianti di depurazione dell’aria). Sulle colonne del nostro quotidiano online abbiamo dato spazio alle testimonianze dei titolari di bar e ristoranti, che comunque continuano a vivere un momento di difficoltà sotto il giogo dei rincari di energia e materie prime, ciononostante il peggio sembra passato. La certezza di poter riaprire il proprio locale il mattino successivo senza che un dpcm si metta di traverso, ha spinto nuovi imprenditori a scommettere sul centro storico di Cuneo.

 

Da quando via Roma è diventata pedonale l’esplosione di nuovi locali è evidente, ma nel post-Covid c’è stata una particolare concentrazione di nuove aperture. A trovare particolare fortuna nel mese di aprile è stata piazza Virginio, che oltre all’inaugurazione di Quel Post, un "social media bar", ha salutato l’arrivo del Civico, nei locali di via Santa Maria 5. Nelle scorse settimane ha aperto i battenti anche il Dèco, in contrada Mondovì: un locale ispirato all’epo-

ca del proibizionismo tra speakeasy e ristorante, che punta forte su cocktail di qualità e sull’originale sushi di carne, una specialità della cucina. Tra le novità che si sono affacciate in città anche alcuni locali etnici: in corso Giovanni XXIII, al civico 13, ha trovato spazio il ristorante greco a Cuneo con delivery e take-away. Una manna per chi va ghiotto di pita gyros e moussaka. In via Santa Chiara 6 “O’Opu hawaiana poke” scommette su un piatto che sta trovando grande gradimento tra i cuneesi, i quali hanno già hanno potuto apprezzare la pietanza al Pokèy di piazza Boves.

 

Tra le nuove dei mesi scorsi anche il “12100 Beers’Hop” sul Lungogesso e, fuori dalla città vecchia, il “The Corner” di corso Dante, che a detta di molti residenti ha contribuito a riqualificare la zona all’incrocio con via Silvio Pellico.