CERVERE - Beppe Grillo: 'La sinistra è morta perché non ha una narrazione'

Ieri sera lo spettacolo del comico genovese all'Anfiteatro dell'Anima di Cervere. Politica nazionale trattata di striscio, ma al netto dei sermoni Grillo si conferma uno dei migliori monologhisti italiani

Samuele Mattio 27/06/2018 10:52

“Godetevela questa ‘semisolitudine’, continuate a far crollare i ponti!”. Così Beppe Grillo ha scherzato sullo stato delle infrastrutture nella Granda. Il comico genovese è andato in scena ieri sera, martedì 26 giugno, all’Anfiteatro dell’Anima di Cervere con lo spettacolo ‘Insomnia’. Una serata divisa in due parti: se nella prima parte Grillo ha ripercorso i momenti più significativi della sua carriera e della sua vita (la più divertente), nella seconda parte l’artista è tornato sui temi a lui più cari, dall’ambiente a quello che è stato ridefinito ‘reddito universale’, versione internazionale del più conosciuto reddito di cittadinanza proposto dal Movimento Cinque Stelle in campagna elettorale. La politica interna è stata affrontata solamente di striscio dall’istrione ligure e in toni satirici: "Sono diventato il leader di uno dei più grandi partiti in Europa, ma… scherzavo”. Non poteva mancare un riferimento agli avversari di sempre, ai quali non ha risparmiato ‘complimenti': "La sinistra è morta perché non ha narrazione. Se ne è andato l’ebetino (Renzi n.d.r.) ora c'è quello della famiglia Addams (Martina n.d.r)". Poi un accenno ironico a Salvini: “Lui ha una linea politica, ha indicato una direzione: di certo con lui in questo teatro non vedrete i Negramaro, magari l’amaro, ma il negro no di sicuro”. 
 
Tornando allo spettacolo in sé e dovendo dare un giudizio sul Grillo comico, questi non può essere che positivo. Nonostante il riutilizzo di alcune vecchie battute (senza nasconderlo), dai ‘socialisti’ alla ‘P2’, fino a quelle più recenti, l’artista genovese si conferma, se ce ne fosse bisogno, uno dei migliori monologhisti italiani, anche al netto della ‘celentanite’ che lo porta ad abbandonare momentaneamente la sua arte per dedicarsi a sermoni futuristici sul mondo che verrà, ma l’istrione è stato capace di crearsi un consenso personale che va al di là degli schieramenti politici. A testimoniarlo il fatto che in platea ci fossero, oltre ad alcuni esponenti locali del Movimento Cinque Stelle (dall’avvocato fossanese Antonello Portera all’astro nascente dei pentastellati monregalesi Federico Costamagna), anche alcuni avversari, dal sindaco forzista di Cervere, Corrado Marchisio, al consigliere regionale Franco Graglia, ma tra volti noti e meno noti erano molti i politicanti locali che non hanno perso l’occasione di seguire il comico (e garante del Movimento Cinque Stelle) nella sua tappa cuneese. 

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