CUNEO - Biella non dà la cittadinanza a Liliana Segre? Ci pensa Roaschia

È la proposta del consigliere comunale Ugo Boccacci, che invita anche il comune di Cuneo ad assumere un'iniziativa analoga

21/11/2019 11:44

Riceviamo e pubblichiamo.

Egregio direttore,
Caro Sindaco e gentili colleghi,
i gravi fatti che si sono susseguiti in questi ultimi tempi, sia a livello nazionale che internazionale, hanno determinato in me, come uomo delle Istituzioni democratiche, la necessità di un momento di riflessione sulla “indifferenza”. Dalla riflessione impostami in questi giorni, ho ritenuto utile, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni molto ben rappresentate anche in questo Consiglio Comunale, di formulare al sindaco ed all’intero Consiglio una proposta che ha però bisogno di una “premessa” di carattere generale.

Infatti, in questi ultimi tempi troppi sono i casi, di razzismo e di intolleranza che vengono registrati dagli organi di stampa e specialmente quelli rivolti nei confronti delle varie minoranze etniche e religiose e nei confronti di quei soggetti che per molti di noi sono ritenuti diversk: dai neri agli zingari; dagli ebrei agli islamici; dagli omosessuali ai portatori di handicap e così via. Per rimanere a livello nazionale mi riferisco agli ultimi episodi registrati come: i cori razzisti negli Stadi di Calcio contro i giocatori di colore; la presa di posizione del Sindaco di Predappio che non riconosce un contributo alle scuole locali per visitare il Campo di Concentramento di Auschwitz, ma soprattutto l’incredibile astensione di una parte del
Parlamento Italiano (di centrodestra) sulla proposta formulata dalla Senatrice a vita Liliana Segre in merito alla istituzione di una commissione parlamentare contro il razzismo e l’odio razziale.

Ancora più grave è stata per me la decisione assunta dalle istituzioni repubblicane di affiancare alla Senatrice Segre una scorta composta da due Carabinieri armati perché ritenuta in pericolo di vita a causa delle continue e gravi minacce che, attraverso la Rete, hanno fatto di Lei oggetto di un continuo bersaglio diffamatorio per la sua fede religiosa. Come cittadino italiano mi vergogno di questi comportamenti inaccettabili e provo
vergogna anche per quelle persone che non hanno un minimo di rispetto della storia e della vita di una signora che è “sopravvissuta” al campo di concentramento di Auschwitz ed è stata ivi internata proprio a causa delle “leggi razziali” emanate dallo Stato Italiano.

Questi gravi episodi che, dalle cronache giornaliere locali risultano sempre più numerose ed inaccettabili, per non parlare di quelli altrettanto gravi sull’antisemitismo che si sta diffondendo sempre di più a livello europeo e con l’avanzata dei partiti di estrema destra in molte democrazie europee:
ebbene tutto ciò ha contribuito a far decidere, ad un vecchio compagno socialista, amministratore locale da 45 anni, di richiedere con una certa emozione ed un certo sconcerto al Consiglio Comunale di Roaschia (piccolo Comune montano della Provincia di Cuneo) di cui mi onoro di essere Consigliere dal 1990 ad oggi, di impegnare il Sindaco e la Giunta Municipale a predisporre tutti gli atti necessari per poter conferire alla Senatrice a vita Liliana Segre la cittadinanza onoraria del Comune di Roaschia al solo scopo di superare “l’indifferenza” che ancora esiste nei confronti dei gravi episodi di razzismo emersi in questi ultimi tempi.

Qualcuno si porrà legittimamente la domanda: “ma perché questa richiesta viene fatta da un Consigliere comunale di Roaschia? Noi qui non facciamo “politica”, siamo solo degli amministratori locali che si interessano di risolvere i problemi dei cittadini roaschiesi!”. Io rispondo a modo mio a questa domanda. Il Comune di Roaschia è un Comune della Provincia di Cuneo medaglia d’oro al valor civile, ed è anche geograficamente inserito nella Valle Gess0 “culla della resistenza” dove sono nate molte formazioni partigiane (con personaggi come Duccio Galimberti, Aldo Quaranta già Sindaco di Entracque ed i fratelli Alberto e Dante Livio Bianco di Valdieri ed i fratelli ebrei Cavaglion) ma soprattutto fa parte di un territorio e di
una popolazione valligiana che ha ospitato, nascosto e aiutato a sopravvivere molti degli ebrei che, scappati dalla Francia, si sono poi trovati vittime delle leggi razziali italiane e quindi imprigionati e trasferiti nei campi di sterminio.

Molti sono ancora i discendenti di quegli ebrei che tornano a settembre in Valle Gesso e molti sono quelli che ricordano con affetto e stima i valligiani che hanno rischiato la vita per salvare i loro parenti dalla ferocia dei nazifascisti. Non va poi dimenticato che il Comune di Roschia anche se non confina geograficamente con i Comuni della Bisalta, costituisce con essi, amministrativamente, l’Unione Montana delle Alpi del Mare. Essi sono Bo (medaglia d’oro al valor civile e militare), Peveragno (medaglia d’argento al valor civile) e Chiusa di Pesio che con Boves è storicamente ricordata per le attività partigiane della Valle Pesio e della Valle Colla con personaggi come l’Ufficiale degli Alpini Ignazio Vian, l’Avv.to Aldo Viglione già Presidente della Regione Piemonte o il dott. Domenico Tassone già Sindaco di Peveragno.

Mi auguro che tale proposta venga accettata da questo Consiglio Comunale ed assunta e fatta propria anche dall’Unione Montana e da tutti i Comuni che la costituiscono. Auspico che anche il Comune di Cuneo (Città medaglia d’oro) assuma analoga iniziativa in rappresentanza di tutta la nostra Provincia di cui mi onoro di essere stato Consigliere negli anni 1985-90. Permettetemi ora una piccola divagazione: abbiamo dato la cittadinanza onoraria al 2° Reggimento Alpini ed al Principe Alberto di Monaco, credo che questo atto sia il più importante atto simbolico che il Consiglio possa assumere nei confronti degli uomini e delle donne delle vecchie generazioni e nel contempo essere uno stimolo per le nuove
generazioni affinchè non dimentichino quanto è successo soprattutto a causa della “indifferenza” di molti.

Grazie per l’attenzione.

Il Consigliere Comunale
Già Presidente della Comunità Montana
Valli Gesso, Vermenagna, Pesio
F.to Ugo Boccacci

Al direttore

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