BORGO SAN DALMAZZO - Biodigestore, Paoletti: "Il tempo delle minacce di azioni legali lasci lo spazio al dialogo costruttivo"

L'intervento del sindaco di Boves: "Durante l'assemblea del comitato del 'no' al progetto mi sono state 'messe in bocca' parole che non ho mai detto"

Maurizio Paoletti

Redazione 08/03/2023 08:17

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Egregio Direttore,
ho letto le dichiarazioni rese nell’assemblea pubblica tenutasi ieri (lunedì, ndr) a Borgo san Dalmazzo nell’incontro promosso dal comitato No Biodigestore riportate dal Suo giornale.
 
Poiché mi vengono attribuite condotte e frasi mai tenute e finalizzate solo a diffamare e screditare la mia persona, mi permetto di replicare alle gravi affermazioni fatte dalle sindache di Roccavione e di Borgo San Dalmazzo nei miei riguardi e nei riguardi di tutti quelli che hanno votato a favore del progetto.
 
Fortunatamente gli interventi fatti in assemblea sono stati tutti registrati e quindi posso categoricamente smentire di aver mai detto che prenderemo i rifiuti da Roma o da Napoli come scorrettamente mi è stato “messo in bocca” dalla sindaca Robbione durante la serata.
 
Nel mio intervento ho stigmatizzato la campagna mediatica scatenata sui giornali nei giorni precedenti l’assemblea dei sindaci, in cui si leggevano paradossi quali la mancanza di rifiuti precisando che, nonostante le politiche volte alla riduzione degli stessi, non riusciremo certamente a non fare più rifiuto ed ho portato come esempio la città di Roma che ne è sommersa; ho addirittura ribadito che nel caso in cui il biodigestore non venisse realizzato, tra qualche anno saremo costretti a portare a Bergamo, in impianti privati, tutti i rifiuti della nostra provincia con un impatto ambientale non trascurabile.
 
La sindaca di Borgo ha ribadito più volte che non vi sono problemi ambientali ma solo economici di sostenibilità del progetto. Se così è, per stessa ammissione della sindaca, la sua amministrazione non può arrogarsi il diritto di veto su progetti economici di una azienda che è pagata con i soldi dei contribuenti non solo di Borgo, ma di tutti quelli dei 54 comuni aderenti, il cui peso è rappresentato dal numero degli abitanti (principio democratico che dovrebbe essere basilare).
 
Dopo la boutade caldeggiata dalla sindaca di Roccavione, di un progetto dell’ACDA ormai obsoleto ed il paradosso di una società che invece di sistemare gli acquedotti e intercettare finanziamenti ad hoc per ovviare alle gravi carenze idriche dovrebbe ora occuparsi di smaltimento rifiuti, leggo che la signora Avena paventa addirittura la riapertura della discarica, circostanza che tutti i sindaci hanno escluso.
 
Gravissimo poi il riferimento al fatto che chi ha votato a favore, lo avrebbe fatto solo “per carriera e per posti di amministrazione” o di appartenenza politica, per di più detto da una sindaca la cui lunga carriera amministrativa mostra un evidente attaccamento alla poltrona.
 
Credo che il compito di un amministratore non sia quello di “cavalcare la tigre” della protesta sterile e dei No a prescindere ma di programmare il futuro delle nostre comunità investendo in energia pulita, trasformando il rifiuto in una risorsa preziosa che potrà portare benefici economici a tutto il territorio, in primis a quello di Borgo San Dalmazzo dove la chiusura dell’ACSR lascerebbe un grave problema economico di gestione post mortem della discarica già chiusa da anni, circostanza che aveva indotto l’allora Sindaco Gianpaolo Beretta a coltivare il progetto fin dal 2019 senza che la sua vicesindaca di allora, Roberta Robbione, abbia mai avuto il coraggio di prendere le distanze prima della campagna elettorale dello scorso anno.
 
La realizzazione di un impianto pubblico gestito dalle comunità locali è sicuramente più vantaggioso di correre a portare rifiuti in Lombardia foraggiando i biodigestori gestiti dai privati.
 
Confido che il tempo delle minacce di azioni legali finalizzate ad impedire lo sviluppo del territorio lasci lo spazio al dialogo costruttivo; il tempo delle campagne elettorali è finito.
 
Cordiali saluti.
 
Avv. Maurizio Paoletti
Sindaco di Boves

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