BORGO SAN DALMAZZO - Borgo, ai mondiali di mondioring protesta contro la squadra israeliana: "Rappresenta uno Stato terrorista"

Il presidio all'esterno dello stadio borgarino. Maglione (Calp): "Sono stati esclusi i concorrenti russi, mentre chi sta compiendo uno sterminio di massa è liberamente qui"

a.d. 10/10/2025 13:52

Come annunciato nei giorni scorsi, si è tenuto a partire dalle ore 12.30 di oggi, venerdì 10 ottobre, il presidio di protesta organizzato all'esterno dello stadio di Borgo San Dalmazzo, dove si stanno svolgendo i mondiali di mondioring, disciplina che prevede l’utilizzo di cani in una serie di prove di abilità e situazioni che simulano alcune circostanze reali. Consistente il dispiegamento di forze dell’ordine, circa una quarantina i manifestanti presenti: a far scattare la protesta la partecipazione alla competizione di sette concorrenti israeliani (tre dei quali, secondo gli organizzatori della mobilitazione, hanno fatto o fanno tutt’ora parte dell’Idf). L’iniziativa è stata promossa dal Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova, hanno aderito diverse realtà, tra le quali Usb Piemonte, Potere al Popolo e coordinamento Cuneo per Gaza. Per il Calp di Genova era presente Alessio Maglione, che è anche soccorritore cinofilo e conosce da vicino il mondo del mondioring: “Noi non siamo assolutamente antisemiti, ma Israele è uno Stato terrorista che sta compiendo un genocidio, con la complicità di altri Governi, compreso il nostro: queste persone non dovrebbero stare qui. Tre dei partecipanti fanno o hanno fatto parte di un esercito che usa i cani in modo violento contro i prigionieri palestinesi. Sono stati esclusi i concorrenti russi, mentre chi sta compiendo uno sterminio di massa può viaggiare liberamente e prendere parte a queste manifestazioni. L'organizzazione non lo ammetterà mai, ma ci sono alcuni concorrenti si sono ritirati quando hanno saputo della presenza della squadra israeliana. Anche la nostra sola presenza qui oggi è importante, per dare un segnale e far sapere quello che sta succedendo”. La delegazione israeliana oggi non si trovava però allo stadio borgarino, in quanto non in gara: “È molto strano, oggi tocca alla loro categoria”, ha commentato Maglione, alludendo a un sorteggio “accomodato” dall’organizzazione dopo l’annuncio della protesta. Già durante la cerimonia inaugurale di mercoledì i concorrenti israeliani non avevano sfilato e non avevano esposto la loro bandiera.

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