BORGO SAN DALMAZZO - Borgo San Dalmazzo, Beretta replica a Fantino: 'Finge di ignorare quali fossero i propri poteri'

Continua il botta e risposta tra il sindaco e l'ex assessore sul caso dei locali della stazione non concessi al Parco Alpi Marittime

Redazione 13/07/2020 12:41

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni del sindaco di Borgo San Dalmazzo Gian Paolo Beretta, in replica a quanto affermato in mattinata dal consigliere comunale Mauro Fantino.
 
In merito alle dichiarazioni del Consigliere Fantino sull’incontro con il Parco Alpi Marittime per la riqualificazione dell’area della Stazione ferroviaria di Borgo San Dalmazzo, evidenzio come il Consigliere finga di ignorare quali fossero le proprie prerogative e i propri poteri.
 
Sbaglia, infatti, il Consigliere, quando afferma che era il Sindaco che “doveva decidere cosa fare e poi il compito di un Assessore sarebbe stato quello di mettere in attuazione tale decisione”. Non ho mai inteso la Giunta e gli Assessori come meri esecutori di decisioni del Sindaco, neanche fossi il più autoritario dei déspoti; anzi, come ho ripetuto più volte, ogni Assessore della mia Giunta godeva, e gode, della fiducia incondizionata e, conseguentemente, dell’ampia sfera di autonomia che ne deriva.
 
Come stabilisce il Testo Unico degli Enti Locali, ogni Assessore, nella sua delega di riferimento, cura e approfondisce le opportunità che si presentano per lo sviluppo del proprio Comune; è vero che le scelte non spettano a lui (l’Assessore non è un organo del Comune) ma alla Giunta, la quale, collegialmente, prende atto delle proposte approfondite politicamente dagli Assessori e istruite amministrativamente dai funzionari.
 
Se fosse vero quello che afferma il Consigliere Fantino, se cioè non solo ogni decisione ma anche ogni approfondimento spettasse al Sindaco, allora non ci sarebbe bisogno degli Assessori, ma soltanto di un Super Sindaco che agisce a 360 gradi su tutta la politica del Comune.
 
Occorre prendere atto che il rifiuto delle proprie responsabilità è una strategia di elusione del peso della realtà e della verità.
 
Si spiega così la reazione condotta dal Consigliere Fantino contro la riluttanza più o meno opportunistica a fare i conti con un fatto politico, insieme alla tendenza a interpretare un avvenimento in una terminologia pseudo amministrativa; tutte forme di schermo che nascondono il proprio dovere di Assessore, semplici banalità, luoghi comuni, parole di deresponsabilizzazione e generalizzazioni che lasciano il tempo che trovano.
 

Notizie interessanti:

Vedi altro