BORGO SAN DALMAZZO - Borgo San Dalmazzo, Chiara Gribaudo si schiera contro il biodigestore

L'appello della deputata del PD a sottoscrivere la petizione online: 'Una scelta che non risponde a criteri di sostenibilità, nè di tutela e valorizzazione del nostro territorio'

a.d. 27/02/2020 16:07

Noi crediamo in un parco alpino dal grande valore naturalistico e paesaggistico, ma alcuni enti locali vogliono costruire a Borgo San Dalmazzo un impianto di smaltimento, a pochi passi dal Parco Alpi Marittime e dal Parco fluviale Gesso e Stura, per rifiuti che arriverebbero anche da fuori provincia. Una scelta che non risponde a criteri di sostenibilità, nè di tutela e valorizzazione del nostro territorio. Abbiamo chiesto alle autorità locali di ripensare questa scelta, ma finora non abbiamo ricevuto risposta”. E’ un passaggio del messaggio che la deputata del PD Chiara Gribaudo ha inviato, tramite il portale Change.org, a chi sulla stessa piattaforma aveva sottoscritto la petizione per la candidatura delle Alpi del Mediterraneo a patrimonio Unesco: la parlamentare di Borgo San Dalmazzo prende posizione e invita i firmatari a sottoscrivere anche la raccolta firme contro il biodigestore che Acsr vorrebbe realizzare in località San Nicolao per lo smaltimento dei rifiuti organici di tutta la provincia di Cuneo.
 
L’occasione per l’appello è il cambio della guardia alla guida delle Aree Protette delle Alpi Marittime, con Piermario Giordano che ha raccolto il testimone di Paolo Salsotto nel ruolo di presidente. Giordano che con il suo gruppo di minoranza Borgo 3.0, in Consiglio comunale a Borgo San Dalmazzo, si è schierato a favore della realizzazione del nuovo biodigestore. “Ti chiedo di leggere la petizione del Comitato locale - scrive la Gribaudo rivolgendosi direttamente ai firmatari della petizione per la candidatura Unesco delle Alpi del Mediterraneo - e di sottoscriverla, se la condividi”.
 
La deputata del PD aveva già manifestato la sua posizione contraria all’impianto intervenendo ad alcuni degli incontri organizzati nelle scorse settimane dal comitato “No al biodigestore”, la cui petizione su Change.org ha raccolto al momento più di 800 adesioni.
 
 
 
 
 

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